E' la sabbia che va

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Sabato, 24 Ottobre 2009

 

Grottammare - Vado a nascondere altri gioielli in cassaforte e mi accorgo che l'ultima volta che l'avevo aperta (8 ottobre) ci avevo messo quel chilo di sabbia nera del "ripascimento" di Grottammare Tesino Sud. Così l'ho dovuta togliere [piccola cassaforte, tanti gioielli…]. Ma è stata anche l'occasione per iniziare a studiarla, sotto una potente lente per francobolli.

E ho notato qualcosa. E ho pensato qualcosa.

A parte il colore indigesto (che la fa sembrare molto molto molto molto vecchia, diciamo morta stecchita), questa sabbiaccia è sottilissima, quasi polvere, ma pesante. Un suo granellino è 6-7-8 volte più piccolo di uno della nostra tipica sabbia bianco-beige-oro. [Mo' mi cieco].

Ed è anche più liscio, più tondo, più viscido, per niente sbriccicoso. Quasi limo. Te ne accorgi già al tatto. Certo non è sabbia adatta a costruirci castelli (crollerebbero alla prima pioggerellina), né è giusta da impastare col cemento ( infatti ricordo che mio padre cercava lu sabbiò).

Sul colore che dire, secondo me può schiarirsi un po' solo se la si mescola con la chiara sabbia nostrana di superficie. Ma chissà se sono "compatibili"…

Quando ritroverò la scatola del "Piccolo Chimico" farò misurazioni più accurate. Per adesso una cosa è certa: questa sabbia, dai granelli molto più piccoli della nostra - dicevo - contiene ovviamente meno aria (ossigeno), quindi è più pesante a parità di volume. Tende così a depositarsi più in basso dell'altra, specie sui piani inclinati del bagnasciuga e dei primi fondali. Per cui durante le mareggiate, sotto forti azioni meccaniche, anche per gravità se ne va tutta via. Torna nella tomba in fondo all'Adriatico, da dove è venuta.

[La povera Penelope che si dannava….Ma nessuno gliela rubava, la sabbia: quella, col favore di un po' d'onda, se la squagliava ].

Se tanto porta tanto, va a finire che dei 2 milioni di euro di sabbia nera da ripascimento depositata qua davanti entro il 18 novembre, a luglio non ne resteranno che pochi spicci.

Un baffo, le scogliere di Marzialetti. Già si vede l'andazzo. A Porto S. Giorgio, con la stessa sabbia, così è successo.

Ancora sul colore: sorprendente il raffinato "senso estetico" di sogliole, granchietti, pesci-ragno, cannelli, vongole e bestoline varie che con la nostra giovane chiara e viva sabbia ci giocano (a nascondino) e ci campano. Da questa nera scappano! Bah… (Pier Giorgio Camaioni)

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