Caldo in Russia, Autorita' temono epidemia di colera

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Lunedì, 9 Agosto 2010

 

MOSCA - Le autorità russe temono una ondata di epidemie, in particolare di colera, per la prolungata ondata di caldo che colpisce il Paese. "Temiamo l'importazione del colera dal sud est dell'Asia, dal Pakistan, dove la situazione non è buona", ha spiegato il capo medico-sanitario Ghennadi Onishenko. I servizi sanitari, ha aggiunto, hanno "rafforzato il controllo delle malattie infettive" a causa di alcuni segnali, come il moltiplicarsi di casi di gastroenterite acuta e il deterioramento della qualità dell'aria in 52 delle 83 regioni russe". "Prendiamo delle misure per organizzare il controllo del cibo ed esigiamo la fornitura di acqua potabile laddove si siano ridotte le fonti di alimentazione", ha proseguito.

STATO EMERGENZA PER CENTRO RIFIUTI NUCLEARI - Stato di emergenza intorno al centro di trattamento e stoccaggio dei rifiuti nucleari di Maiak della città di Ozersk, nella regione di Celiabinsk, sugli Urali, contro la propagazione degli incendi nella zona: lo ha decretato il capo dell'amministrazione locale Viktor Trofimshuk il 6 agosto scorso, secondo quanto reso noto solo oggi dalla stressa amministrazione. Trofimshuk presiederà domani una riunione di emergenza per coordinare gli sforzi dei servizi coinvolti.

CAPO METEO, PEGGIOR CANICOLA IN 1000 ANNI - La peggior canicola "in mille anni": così il direttore del servizio meteo russo Aleksandr Frolov ha definito la prolungata ondata di caldo torrido che investe la Russia europea da oltre un mese. "Né noi né i nostri antenati sono stati testimoni di un tale fenomeno in mille anni, dalla fondazione del nostro Paese", ha dichiarato alla tv. "E' un fenomeno unico che non trova precedenti negli archivi", ha proseguito. Anche San Pietroburgo intanto ha registrato un record assoluto nelle temperature, con 37,1 gradi sabato scorso, dopo i 38,2 di Mosca il 29 luglio.

DA VENERDI' CANCELLATI 63.693 VOLI - Sono stati 63.693 i voli cancellati da venerdì scorso nella Russia europea a causa della fitta coltre di fumo causata dagli incendi di foreste e torbiere. Lo ha reso noto Aleksandr Frolov, capo del servizio meteo russo RosHydromet. Il fumo ha mandato in tilt anche gli aeroporti moscoviti di Domodiedovo e Vnukovo, gli unici del Paese insieme a Sheremietevo e a Pulkovo (San Pietroburgo) ad essere dotati di strumentazione per il decollo e l'atterraggio anche con visibilità zero (anche se l'ultima parola spetta sempre ai piloti) (ANSA)

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