Writers? NO, imbrattatori

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Martedì, 12 Gennaio 2010

San Benedetto del Tronto - Imbrattatori, non artisti. Da non confondere con i giovani che esprimono la loro creatività colorata in spazi ben definiti (se ne vedono spesso impegnati a decorare le pareti in cemento del torrente Albula), sono coloro che si divertono (evidentemente loro lo trovano divertente) girare la città con pennarelli o, più spesso, bombolette spray per "firmare" muri, serrande, insegne stradali, edifici anche di valore storico- architettonico, autobus, treni e ogni altra superficie che si offra al loro sconsiderato istinto devastatore. E' difficile coglierli in flagrante, e a torto questi reati (perché di questo si tratta: il codice penale dedica all'argomento un apposito articolo, il 639

"Deturpamento e imbrattamento di cose altrui", senza considerare il 635 che si occupa di danneggiamento) vengono considerati "minori". Certo, l'allarme sociale che destano fatti ben più gravi non è paragonabile, ma è evidente che il considerare questi gesti poco più che bagatelle equivale quasi a generare in questi soggetti una sensazione di impunità.

Eppure il decoro urbano è parte integrante della qualità della vita di una comunità: vivere in una città ordinata e pulita senz'altro influenza il comportamento sociale. Così come una città sporca, con palazzi e negozi imbrattati di frasi e ghirigori incomprensibili ma soprattutto orrendi, può contribuire a deprimere il livello di rispetto delle norme di convivenza. Il Comune può solo rimediare, per quanto possibile, ai danni fatti: è accaduto più volte in passato che personale comunale sia intervenuto per cancellare scritte su opere pubbliche ridotte in condizioni inaccettabili.

Ricordiamo, per fare solo un paio di esempi, il restauro di alcuni monumenti e, più di recente, la ritinteggiatura dei sottopassi (opera peraltro già in parte vanificata dai soliti idioti). Non resta che fare appello ancora una volta al residuo senso civico di questi personaggi, invitare i cittadini a segnalare tempestivamente alle forze dell'ordine (Polizia Municipale: 0735/594443) ogni episodio di cui siano testimoni e ricordare che il recente "pacchetto sicurezza", entrato in vigore nell'agosto scorso, ha inasprito le sanzioni per questi comportamenti.

In particolare, per il danneggiamento aggravato, che si verifica tra gli altri casi quando "chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili edifici pubblici o destinati a uso pubblico o all'esercizio di un culto, o su cose di interesse storico o artistico ovunque siano ubicate o su immobili compresi nel perimetro dei centri storici ovvero su immobili i cui lavori di costruzione, di ristrutturazione, di recupero o di risanamento sono in corso o risultano ultimati" la pena della reclusione da sei mesi a tre anni (in questo caso si procede d'ufficio) potrà essere sospesa solo se il danno è riparato.

Chi imbratta i beni immobili, gli autobus o gli altri mezzi di trasporto è punito con la reclusione da 1 a 6 mesi e una multa da 300 a 1000 euro. Per chi vende bombolette spray, con vernici non biodegradabili, a minori di diciotto anni è prevista una sanzione amministrativa (fino a 1000 euro)
Ma ce n'è anche per gli sporcaccioni "comuni". Sempre secondo la nuova normativa, i Comuni possono applicare una sanzione di almeno 500 euro a coloro che sporcano le strade.
Anche l'art. 10 del Codice della Strada, che punisce chi getta rifiuti dai veicoli in movimento, è stato inasprito: ora la sanzione va da 500 a 1000 euro. (B.U.M.)

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