Lotta nel fango

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Lunedì, 28 Giugno 2010

 

Grottammare, spiaggia Tesino-sud: proposte di recupero e riconversione.

Hanno ragione: dicono che non si può solo denunciare le nefandezze di chi ci governa e amministra in Regione - Provincia - Comune, che non basta segnalarne arruffoneria, incompetenza, arroganza, bugie, oltre allo sperpero di denaro pubblico a danno di ambiente e cittadini, come nella vicenda del ripascimento della spiaggia di Tesino sud.

Dicono che bisogna anche essere propositivi, indicare alternative e progetti. Buon per me che, titubante, temevo di apparir presuntuosa avanzando proposte e disturbando il manovratore…

Alla luce di ciò, dopo aver tempo fa timidamente suggerito di destinare il promontorio sassoso, alias Largo Marzialetti-Carrabs, a teatro naturale all’aperto modello Cornovaglia nonché a stazione conclusiva della processione del Cristo morto, vorrei lanciare ancora un’idea.

Chiaro che il misfatto di Tesino sud è ormai compiuto [nel disprezzo istituzionale di ogni protesta, nel silenzio di quasi tutta l’informazione locale concorde con politici, amministratori e tecnici nello sbeffeggiare e insultare i pochi, privati e associazioni, che hanno parlato].

Chiaro che indietro non si torna. Al massimo tornerà indietro la “nave dei sassi”. Al massimo sindacomerli fingerà d’indignarsi “mettendosi davanti alle ruspe se continueranno i lavori” * mostrando che non c’è limite al facciatostismo. Al massimo finedicitore Perazzoli dà prova d’audacia accusando responsabili che non sono più in politica [Carrabs] mostrando che non c‘è limite al paraculismo…

Tuttavia la mia proposta sarà intanto di vantaggio al consigliere comunale assessore provinciale padrone d’hotel, Olivieri. Questi, in odore di santità per aver l’altro ieri fermato a mani nude le ruspe di Tesì [ma ora gli farà concorrenza sindacomerli, un bel match ] è meritevole di aiuto per l’eroico gesto compiuto, e la si smetta di criticarlo strumentalmente per la bazzecola di essere stato fautore del marzialettesco criminoso ripascimento di cui in questi giorni si è consumato l’ultimo atto.

La mia proposta prevede la riconversione nella destinazione d’uso del tratto di spiaggia antistante il suo hotel : dopo che, grazie alle sabbie morte e agli stolti maneggi dei giorni scorsi quella sabbia e quell’acqua sono diventati melma e liquame, insomma fango, il nostro Olivieri, che per una fortunata coincidenza è anche Assessore allo Sport, potrà vantaggiosamente destinare la zona allo sport emergente della “Lotta nel Fango”. La specialità, che vanta ormai appuntamenti internazionali, si inserirà con successo nel calendario degli eventi estivi della Perla, farà da pendant ad inaugurazioni-per-vip di nuovi chalet simil-centrocommerciale, animerà la movida della riviera con stuoli di lottatrici succintovestite (con valenza compensatoria ora che la San Benedetto sprecona del powerboat deve per sopraggiunte vacche magre rinunciare a tette e culi d’ordinanza). Gli incontri richiameranno folto pubblico, rilanceranno il turismo riqualificandolo, faranno della Perla irrinunciabile punto di riferimento della cultura sportiva locale e nazionale. Come in Cina, inoltre, case cosmetiche sponsorizzeranno le gare pubblicizzando le benefiche sostanze ringiovanenti contenute nel nostro fango.

Olivieri darà lustro al suo incarico assessoriale salvaguardando al tempo stesso i propri legittimi interessi imprenditoriali. I turisti, anziché fuggire dal fango e dai liquami di questi giorni, vi saranno irresistibilmente richiamati: e sconcerto indignazione e proteste non saranno più che un ricordo.

* In proposito qualcuno ha sarcasticamente evocato lo studente cinese di piazza Tiananmen davanti ai carrarmati. Differenza fondamentale: il “Tank Man” fortunatamente vivo (o ex vivo? non si sa), è sparito. Questi invece, ahinoi, non spariscono. Mai. (Sara Di Giuseppe)

PS: Sara Di Giuseppe ha inviato questa email a tutti gli amministratori - pubblici - in qualche modo coinvolti in questa faccenda. Di logica ha inviato questo scritto anche al Sig. Marzialetti che ha avuto la cortesia di risponderle, anche se pur brevemente, via posta elettronica. Riportiamo letteralmente ed integralmente il contenuto della missiva:
"Ma tu non dovevi anda’ a fatica’ ?" (vincenzo.marzialetti@regione.marche.it)

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