Cambia il volto del Piceno: più anziani e immigrati

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Sabato, 13 Novembre 2010

 

Ascoli Piceno - Aumenta la popolazione della provincia di Ascoli, ma aumenta solo grazie ad un costante e forte incremento dell’immigrazione. È questo uno dei dati più rilevanti ricavati dai dati resi noti ad ottobre dall’Istat sull’andamento demografico nella nostra provincia.

Un andamento che rispecchia un trend in atto in tutta Italia, e che fotografa un lento ma sempre più profondo mutamento della struttura del nostro territorio. Ad inizio 2010, i residenti nel Piceno erano 213.586, con un aumento del 2,8% negli ultimi cinque anni. In questo lustro, la popolazione straniera residente è quasi raddoppiata, passando da poco più di settemila unità ad oltre tredicimila, un aumento che sfiora il 90%.

Appare evidente come l’aumento della popolazione totale sia dovuto all’arrivo di stranieri. Oggi gli immigrati rappresentano ormai il 6,2% della popolazione, cinque anni fa erano il 3,4%. C’è però un altro dato che vale la pena di sottolineare: il Piceno non solo diventa più multietnico, ma diventa anche sempre più vecchio.

Gli over 65 rappresentavano nel 2005 il 21,8% della popolazione, oggi sono il 22,4% (sopra la media nazionale, che si ferma al 22%). Gli over 80, erano il 5,7%, oggi sono il 6,8%. Di contro, i giovani con meno di trenta anni sono passati dall’essere il 30% del totale al 28,6%. In cinque anni, gli over 65 sono aumentati di 2.500 unità, i giovani sono diminuiti di oltre 1.000 unità.

Un fenomeno, anche qui, che rispecchia, forse in modo più marcato, un trend nazionale in atto da lungo tempo, ma che deve servire a far riflettere sull’opportunità di politiche più incisive mirate a trattenere la popolazione giovane. Al costante aumento della popolazione straniera e all’invecchiamento della popolazione si affianca poi un altro fenomeno, anch’esso in atto da decenni ma che non accenna ad arrestarsi: lo spopolamento dei piccoli centri dell’interno e la migrazione verso la costa.

Qualche dato: in cinque anni, la popolazione di Acquasanta è scesa del 5%, quella di Arquata del 7,6%, quella di Force del 6,1%, quella di Carassai del 7,3%. Di contro, a San Benedetto la popolazione è cresciuta del 3,4%, a Cupramarittima del 5%, a Grottammare del 5,5%, a Monteprandone addirittura del 12,5%.

Un andamento che, secondo gli ultimi dati Istat resi noti mercoledì, è proseguito anche nei primi sei mesi del 2010 e che rafforza l’immagine di un territorio sempre più a doppia velocità, che va verso una fascia costiera sempre più affollata e una vasta area collinare e montana sempre meno abitata.

Per quanto riguarda il capoluogo, ad Ascoli la popolazione resta pressoché stabile, con un calo contenuto pari all’1,2%. I residenti sono oggi circa 51.200, contro i 51.800 del 2005. In compenso, aumentano gli abitanti dei comuni limitrofi, come Folignano, Malignano e Castel di Lama. (Marco Ripani - ilrestodelcarlino.it)

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