Degrado a San Marco, Cai: "Le nostre idee per ripartire"

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Lunedì, 13 Settembre 2010

 

Ascoli Piceno - ARRIVANO anche le proposte del Club Alpino Italiano per cercare di risollevare il Pianoro di Colle San Marco. A parlare è il presidente della sezione ascolana, Franco Laganà.

«E’ da premettere — dichiara — che l’allarme continuamente lanciato dalle associazioni ambientaliste sullo stato di abbandono di San Marco e sui danni continuamente causati al patrimonio ambientale impone una riflessione di ordine più generale sull’attuale stato di difficoltà che sta vivendo il nostro vero parco cittadino, come ogni stato di crisi, ciò offre la spinta per affrontare ed approfondire i problemi e tentare nuove strade per risolverli.

LA FOTOGRAFIA ATTUALE «Siamo di fronte ad una situazione di luci ed ombre: gli enti pubblici nel complesso non danno la percezione di un interesse adeguato alle necessità del luogo. Il senso di trascuratezza si nota anche da parte dei privati: le attività negative, risaltano su quanto di buono compiuto da chi si impegna seriamente, aprendo strutture ricettive e di uso pubblico, rispettando l’ambiente di cui sono fruitori consapevoli».

UN PARCO NATURALISTICO «L’intera montagna dei Fiori deve essere vista come un grande parco naturalistico ricco di elementi storici, architettonici e paesaggistici. Per la mobilità, cioè il rafforzamento dei collegamenti tra la città e la montagna, non occorre pensare a funivie, ma concentrarsi sul miglioramento del trasporto pubblico, verificando ed adeguando percorsi e numero di corse».

IMPIANTI SPORTIVI «La situazione è davanti agli occhi di tutti. La nostra proposta? Indirizzare tutta l’area verso la didattica sportiva, intendendo in tale ambito, tutte le numerose attività formative che possono essere rivolte ai giovani. Lo stesso vale per la didattica ambientale, contando sul fatto che esiste già un centro di educazione ambientale presso il rifugio Paci».

TURISMO ESCURSIONISTICO «In una visione più ampia, con un’efficiente rete escursionistica, tutta l’area della Montagna dei Fiori verrebbe ad essere facilmente collegata a tutti gli abitanti interessati allo sviluppo turistico e che si trovano ai suoi piedi: Valle Castellana, Castel Trosino, Ascoli, Civitella, Campli... Il beneficio sarebbe notevole, se solo si tenesse presente quanto sia aumentato il turismo escursionistico, uscito ormai da diversi anni dalla sua nicchia».

TAVOLO DI LAVORO PERMANENTE «Sarebbe opportuno che, oltre a ripensare come trasformare il Cotuge, si costituisca un tavolo di lavoro permanente tra istituzioni e terzo settore, nel quale monitorare il territorio, condividere ed attivare iniziative.

In definitiva: poca spesa, obiettivi chiari, molta organizzazione.

PACCHETTI TURISTICO «Come Cai, potremmo entrare a far parte del pacchetto turistico (da definire entro il marzo 2011), con le diverse attività, cicliche ed estemporanee organizzate dalla nostra sezione ogni anno: 25 aprile, San Martino, Immacolata...». (ilrestodelcarlino.it)

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