Domanda energetica +40% nel 2030 ma gli idrocarburi saranno sempre l'80%

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Mercoledì, 15 Settembre 2010

 

MONTREAL - La domanda globale di energia crescerà nei prossimi vent'anni tra il 30 e il 42%, ma gli idrocarburi saranno sempre l'80% dei consumi mondiali. E la parte del leone la farà il gas, di cui si prevede un raddoppio dei consumi. È quanto è emerso dalla prima giornata del Congresso mondiale dell'energia, in corso di svolgimento a Montreal sino al 16 settembre. L'argomento della prima giornata era infatti proprio la gestione della domanda energetica in aumento.

DOMANDA ENERGIA - Ssottolinea Daniel Yergin, presidente dell'Ihs Cambridge Energy Research Associates, che a fronte della crescita globale della domanda eenrgetica «è necessario orientare le scelte politiche ed economiche in modo da rendere accessibili le fonti energetiche ai 2 miliardi di persone che ancora non hanno un accesso adeguato». Tra il 1990 e il 2010 la domada di energia è aumenta del 40%, ha spiegato Yergin. «Da qui al 2030 ci aspettiamo una crescita compresa tra il 30 e il 42%. Nei prossimi vent'anni ci saranno 3 miliardi di persone in più che percepiranno un reddito annuo procapite superiore a 10 mila dollari. Questo avrà un impatto enorme sulla domanda di energia, perché ci saranno 3 miliardi di persone in più che compreranno la loro prima automobile». Per soddisfare la richiesta crescente sarà necessario sviluppare tutte le fonti, convenzionali e non convenzionali. La sfida è di quelle complesse se si pensa, dice Yergin, che «molte infrastrutture necessarie per soddisfare la domanda al 2030 non sono ancora state costruite».

IDROCARBURI - Gli idrocarburi resteranno sempre la principale fonte energetica dei prossimi decenni. «Il mondo continuerà a ricorrere ai combustibili fossili per soddisfare la maggior parte dei propri bisogni energetici. I quattro quinti dell'energia consumata nel prossimo futuro deriverà dalle fonti tradizionali vale a dire carbone, petrolio e gas naturale», ha sottolineato il presidente e amministratore delegato di Saudi Aramco, Khalid A. Al-Falih nel suo intervento. «Anche se la quota di combustibili fossili nel mix energetico potrebbe diminuire sul lungo termine, la quantità assoluta di energia proveniente da queste fonti continuerà ad aumentare semplicemente perché la domanda mondiale di energia aumenterà significativamente». Quindi, secondo Al-Falih, «mentre perseguiamo lo sviluppo delle energie alternative, dobbiamo continuare a impegnarci per implementare l'accesso agli idrocarburi e migliorare le loro prestazioni» in termini di efficienza e sostenibilità ambientale. Secondo il capo di Saudi Aramco «ci sono grandi opportunità di rendere il petrolio più rispettoso dell'ambiente, grazie alla cattura e al sequestro sottoterra dell'anidride carbonica, le cui emissioni portebbero essere ridotte significativamente semplicamente concentrando i propri sforzi su veicoli e impianti più efficienti».

GAS - E all'interno degli idrocarburi, il gas naturale giocherà un ruolo da protagonista nel panorama energetico mondiale dei prossimi anni, al punto che la domanda raddoppierà al 2030. Ne è convinto Peter Voser, amministratore delegato della Shell, che ha sottolineato l'enorme aumento della produzione di gas degli ultimi dieci anni, grazie all'entrata in produzione dei giacimenti degli scisti bituminosi negli Stati Unit, considerati prima troppo difficili da sfruttare. Secondo le stime di Shell la domanda di gas aumenterà del 50% nel 2030 raggiungendo i 4,6 trilioni di metri cubi. (corriere.it)

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