Santuario dei cetacei: gara di moto d'acqua a Bogliasco in Liguria

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Mercoledì, 15 Settembre 2010

 

GENOVA. Dopo le proteste di Legambiente per l'organizzazione della gara motonautica nelle acque toscane del Santuario dei mammiferi marini dello scorso luglio, bloccata grazie all'intervento del Ministero dell'Ambiente, tocca oggi per le acque liguri identica denuncia.

Si dovrebbe infatti svolgere il 26 di settembre di fronte alla costa del Comune di Bogliasco, in provincia di Genova la sesta prova del campionato italiano moto d'acqua classe endurance, una gara organizzata dal circolo Pro Jet Race di Mestre in collaborazione con il Club Nautico Bogliasco.

Peccato che lo specchio d'acqua individuato per posizionare le boe e costituire il campo di gara dove far sfrecciare i partecipanti in sella ai loro acquascooter, ricada nelle acque protette del Santuario dei Mammiferi marini Pelagos.

«Ci troviamo, come nel recente caso toscano, di fronte al tentativo di forzare i vincoli alla protezione dell'area protetta e alla tutela dei mammiferi marini - commenta Santo Grammatico, Coordinatore Generale di Legambiente Liguria - Abbiamo inviato nei giorni scorsi una nota denunciando l'organizzazione dell'evento e oggi chiediamo l'intervento urgente del Ministero dell'Ambiente e della Guardia Costiera affinché sospendano la gara».

Le moto d'acqua sono equiparate ad unità da diporto e per il livello di rumorosità nonché per le dinamiche che interessano lo svolgimento di questo genere di competizioni possono interferire negativamente con i mammiferi marini che popolano le acque del Santuario.

In questa porzione di mare protetto, tra Francia, Principato di Monaco, Liguria, Toscana e Sardegna non sono molti i vincoli, uno riguarda in particolare questa tipologia di eventi.

E' da chiedersi come mai, con tanto territorio costiero e marino a disposizione, si utilizzi il tratto ligure e in generale, negli ultimi mesi, l'area protetta per i mammiferi marini, per queste esibizioni.

«Ancora una volta ci troviamo ad essere i soggetti che denunciano eventi contrari ai principi di tutela della biodiversità che gli accordi internazionali prevedono per questa area - conclude Santo Grammatico - Ci chiediamo dove siano gli enti preposti al controllo e che fine abbia fatto, a due mesi dalle nostre denunce, la riapertura del Segretariato internazionale del Santuario Pelagos a Genova». (greenreport.it)

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