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San Benedetto del Tronto - La sovrintendenza ai beni ambientali boccia il progetto del pennello sull’Albula. Il semaforo rosso al progetto che riguarda la foce del torrente è arrivato dall’ente anconetano alcuni giorni fa e subito il sindaco Gaspari si è mobilitato per porre rimedio. Da qui il vertice che si è svolto mercoledì mattina, presso il capoluogo dorico, dove il primo cittadino ha incontrato i tecnici della sovrintendenza per discutere l’elaborato che rientra nel progetto complessivo di riqualificazione dell’Albula.
La sovrintendenza ha obiettato in merito allo scavo che sarà necessario per far incanalare l’acqua del mare all’interno del torrente. Un’operazione definita troppo impattante e non in linea con le norme ambientali e paesaggistiche.
Al riguardo martedì prossimo la dottoressa Pompei della sovrintendenza effettuerà un sopralluogo nel corso della sua visita a San Benedetto per vedere la zona dove si andrà ad intervenire.
Il sindaco Gaspari, da parte sua, si dichiara fiducioso e spiega: “La stessa Valeria Cremonesi della sovrintendenza aveva già dato parere favorevole al pennello e alla prosecuzione dell’area verde nella zona Nord della spiaggia libera, quindi non dovrebbero esserci problemi per questo scavo. Credo sia un problema facilmente superabile e già il sopralluogo di martedì prossimo sgombrerà il campo da criticità e altro. Noi ci siamo resi disponibili a qualsiasi aggiustamento”.
Il pennello si va a sposare con l’intervento di innalzamento delle scogliere che dovrebbe iniziare a breve davanti alla costa Nord del litorale, per i primi 900 metri. Infatti si tratta di un “pennello” di scogli immediatamente a Sud della foce dell’Albula, per 200 metri, altra importante opera a difesa della costa.
Questo intervento rientra nei lavori di riqualificazione del torrente Albula e che costerà al Comune 700 mila euro.
Un pennello che si inserisce in un progetto più ampio che prevede aree verdi, negozi e una passeggiata aerea, il tutto dove oggi insiste l’ultimo lembo di spiaggia libera. In questo modo la foce dell’Albula cambia volto grazie al progetto di riqualificazione che prevede una rivisitazione del tratto di arenile che va dalla sponda Nord del torrente fino a via delle Tamerici.
Una zona turistica e centrale che raggiunge lungomare e porto. In pratica l’elaborato prevede l’ampliamento dell’alveo. Poi sarà realizzato un pennello lungo 400 metri che dalla foce arriverà in mare aperto e impedirà al fango di dirigersi verso le prime concessioni. Un pennello tra l’altro pedonale, su cui si potranno compiere passeggiate.
Ma l’intervento maggiore verrà effettuato sulla spiaggia libera a Nord del torrente, dove insiste l’impianto ludico del “Salta, salta”, che sarà trasformata in una zona verde con tanto di arbusti, inoltre saranno realizzati dei piccoli tunnel dentro i quali troveranno spazio negozi, bar e ristoranti. Il tutto sorvolato da una passeggiata rialzata che permetterà di far ammirare ai pedoni il paesaggio mozzafiato di mare e lungomare. Progetto che interessa lo spazio compreso tra il ponte sull’Albula, il monumento “Lavorare, lavorare...” e quello al pescatore.
Si allargherà anche la strada che costeggia il mare con l’installazione di scogliere. Una passeggiata tra il verde e il mare che potrà diventare realtà tra un paio di anni. Tutto questo mentre a monte si procederà con la messa in sicurezza del torrente grazie a due casse di laminazione destinate ad accogliere l’acqua piovana in esubero.
Da qui l’importanza di evitare uno stop dalla Sovrintendenza, che rappresenterebbe un problema per l’intero progetto ed intervento. Martedì il sopralluogo dovrebbe comunque dare una risposta definitiva a questo cartellino rosso sollevato dall’ente anconetano. (Alessandra Clementi - corriereadriatico.it)
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