Niente neve per il ponte dell'Immacolata, timori anche per natale

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Lunedì, 5 Dicembre 2011

 

ROMA - Tutti con il naso verso le nuvole, aspettando la neve che quest'anno in Italia proprio non sembra voglia arrivare: sono affidate alle previsioni delle prossime ore, in particolare a lunedi', le speranze degli operatori turistici e degli appassionati di sci per avere piste aperte per il Ponte dell'Immacolata, ormai alle porte. Ma le scarse precipitazioni nevose e soprattutto le alte temperature che non consentono ai "cannoni" di entrare in funzione stanno mettendo tutti in allarme, preoccupati anche per il fatto che i concorrenti d'Oltralpe, Svizzera e Francia in testa, sono dotati di una maggiore potenza degli impianti d'innevamento. E i timori, inevitabilmente, si allungano fino a Natale e a Capodanno. Al momento in quasi tutte le Alpi, dal Piemonte alle Dolomiti, le stazioni sciistiche hanno dichiarato aperta la stagione, ma in realta' gli impianti aperti sono pochissimi, soltanto quelli in alta quota e dove il sole caldo dei giorni scorsi non ha sciolto la poca neve presente, gran parte della quale artificiale. Le immagini delle tante webcam accese sulle montagne non lasciano dubbi: lingue bianche di neve pressata si stagliano su costoni di prato, resi marroni dalla stagione ormai inoltrata. E se l'anno scorso gia' a meta' novembre si brindava all'apertura della stagione, in questa fine 2011 le previsioni, economiche, parlano di una flessione degli arrivi e dei pernottamenti domestici rispettivamente dell'1,5% e dell'1,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, come ha riferito Renzo Iorio, presidente di Federturismo Confindustria. Se non bastasse la mancanza di neve, quest'anno il ponte dell'8 dicembre sconta anche la crisi economica, con una diminuzione di presenze gia' prevista pari al 6%, anche se si allunghera' la permanenza in montagna. Complessivamente, il comparto sci Italia realizzera', in occasione del Ponte dell'Immacolata, un fatturato di 338 milioni di euro, contro i 353 milioni dello scorso anno (-4,5%). Le previsioni dell'Aeronautica militare parlano di possibili nevicate lunedi': al Nord ci saranno molte nubi ovunque, più compatte sui i rilievi alpini, con precipitazioni sparse che risulteranno nevose a quote superiori ai 1.500 metri. Intanto è di queste ore la notizia che, nonostante la carenza di neve, grazie all'innevamento programmato, Dolomiti Superski (tra Trentino, Alto Adige e Veneto) ha aperto complessivamente 49 impianti in sette centri sciistici. Lo scorso fine settimana la stagione è partita a Cortina e a Cervinia. La Via Lattea in Piemonte aprira' il 7 dicembre, ma la neve e' caduta soltanto sopra i 2.200 metri. Ma c'e' anche chi si ingegna: in Valtellina propongono i pacchetti sci-terme: con lo stesso skipass si potra' sciare, dove possibile, e poi andarsi a fare un bagno caldo. Ma al di la' del ponte dell'8 dicembre, si allungano i timori fino a Natale: secondo le stime del presidente di Cidec Turismo (Confederazione italiana dei commercianti), Paolo Esposito, se i risultati sono per ora poco confortanti per il Ponte dell'Immacolata, per Natale e Capodanno sulla neve le ''prenotazioni stentano a decollare. Bisogna valutare seriamente le conseguenze economiche che la persistente mancanza di neve rischia di provocare alla stagione invernale". (ANSA)

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