Yasi colpisce Australia, operazioni di sgombero

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Venerdì, 4 Febbraio 2011

 

SYDNEY - Forti piogge e raffiche di vento continuano a flagellare il nordest dell'Australia mentre il ciclone Yasi, indebolito ma sempre pericoloso, avanza verso l'interno del continente lasciandosi dietro una scia di macerie, raccolti distrutti per centinaia di milioni di dollari e barche scagliate a centinaia di metri di distanza. Mercoledì notte il ciclone si era abbattuto lungo una fascia costiera di 700 km punteggiata di cittadine turistiche con intensità di categoria 5, la più devastante, la stessa dell'uragano Katrina che devastò New Orleans nel 2005, accompagnato da piogge torrenziali e venti fino a quasi 300 km l'ora.

Mentre i residenti tornano a ciò che resta delle loro case per recuperare il salvabile e le squadre di emergenza si affannano a ripristinare servizi essenziali nelle zone disastrate, vengono meno le speranze che le comunità colpite abbiano almeno evitato morti e feriti gravi. Le autorità hanno confermato la prima vittima, un uomo di 23 anni asfissiato dai fumi di un generatore a diesel in una stanza chiusa dove si riparava dal ciclone, mentre risultano disperse tre persone in due località. Centinaia di volontari dei servizi di emergenza, affiancati da militari, sono impegnati nelle operazioni di sgombero e di prima riparazione, ostacolate dalle forti piogge e dalla minaccia di inondazioni improvvise. La copertura con telefona mobile rimane un problema e più di 180 mila case e negozi rimangono senza corrente. Gravissimi i danni alle coltivazioni di canna da zucchero e di banane, di cui il nord Queensland fornisce rispettivamente il 15 e il 90% della produzione nazionale, con perdite di molte centinaia di milioni di dollari.

YASI E' SOLO UN ASSAGGIO, DICE ESPERTO CLIMA - Ii ciclone Yasi, che mercoledì notte si è abbattuto su 700 km di costa nel nordest dell'Australia con potenza 5, la più alta, e venti di 290 km l'ora, è una conferma 'dal mondo reale' delle predizioni scientifiche, secondo cui con il riscaldamento globale saranno sempre più frequenti i disastri naturali estremi. Lo afferma il principale consulente dei governo di Canberra per il cambiamento climatico, il prof. Ross Garnaut, che oggi ha presentato un aggiornamento del suo rapporto al governo sul cambiamento climatico, e sui meccanismi per imporre un prezzo sulle emissioni di gas serra. E ha invocato un nuovo impulso politico per ridurre le emissioni di CO2. Garnaut, architetto della politica del governo laburista sul clima che rimane tuttora in sospeso, ha avvertito che gli australiani dovranno aspettarsi cicloni più frequenti e più incendi di foreste, alimentati da venti sempre più forti. I modelli in atto di cambiamento climatico già confermano le previsioni di eventi meteo più estremi nell'Atlantico settentrionale. Come il ciclone Yasi, sono solo un assaggio di ciò che avverrà, se il cambiamento climatico non sarà frenato in tempo, ha detto. Vi sono prove che il riscaldamento globale stia procedendo più rapidamente di quanto affermino gli studi internazionali, e i futuri cicloni potranno dimostrare che "non abbiamo visto ancora niente", ha detto l'esperto. "Non vi è una sola area di rilievo, purtroppo, in cui i pareri degli scettici possano trovare conferma... tutte le rilevazioni degli ultimi cinque anni puntano invece nella direzione opposta" ha concluso l'esperto. (ANSA)

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