Il Paesaggio è un bene comune: dalle Marche una proposta di legge

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Sabato, 15 Gennaio 2011

 

Stop al consumo del suolo, stop alla speculazione edilizia a vantaggio di pochi ed a danno dei beni comuni, riuso del patrimonio edilizio esistente, riqualificazione dei paesaggi degradati, decisioni partecipate e condivise con le popolazioni: questi i principi ispiratori della proposta di legge di iniziativa popolare nata dall'impegno delle associazioni riunite nel "Coordinamento Paesaggio Marche".

Iniziano dal cuore del Piceno gli incontri con i cittadini per cambiare dal basso gli strumenti di governo del territorio nelle Marche: domenica 16 gennaio, dalle 17, la Sala delle Culture del Municipio di Cossignano ospiterà la presentazione a cura dall'architetto Riccardo Picciafuoco.

"Una legge necessaria - affermano gli organizzatori di Legambiente, Luoghi Comuni e dell'Ass. per la Tutela e valorizzazione della Valdaso - perché oggi è chiaro che non si esce dalla crisi con la cementificazione selvaggia ed i piani casa. Gli economisti lo dicono da tempo ed il crak del presunto miracolo irlandese come le crepe di quello spagnolo lo dimostrano. Una legge, dunque, particolarmente necessaria anche nelle Marche dove la crisi morde come altrove e ad essa troppi amministratori continuano a rispondere con il vecchio e fallimentare strumento della cementificazione speculativa, nonostante la costa sia ormai soffocata perdendo attrattività e qualità di vita e sebbene il consumo di suolo marchigiano sia ai livelli più alti d'Italia: 12,5% l'incremento della superficie edificata fra 2001 e 2008 a fronte di una media nazionale del 7,8%; intorno ai maggiori centri la popolazione è cresciuta del 37 % negli ultimi decenni, ma il suolo urbanizzato del 319%, con la procurata desertificazione dell'entroterra che presto diventerà irreversibile".

Alla scarsa lungimiranza degli amministratori, le associazioni rispondono con l'iniziativa di Cossignano, patrocinata dal Comune, che verrà replicata in numerosi centri della Regione. "I cittadini rispondono svolgendo fino in fondo la loro azione attiva e suppletiva, interagendo con i sindaci e gli amministratori che vorranno partecipare, perfezionando il testo di legge predisposto dal ‘Coordinamento Paesaggio Marche', e raccogliendo entro la primavera le firme necessarie perché esso venga portato all'esame del Consiglio regionale". (ilquotidiano.it)

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