Giorgi e Leila tornano in mare, grande festa con 300 bambini

Aggiorna la pagina

 

Domenica, 5 Giugno 2011

SAN BENEDETTO – Leila ha salutato tutti i piccoli fans arrivati in spiaggia per assistere alla sua liberazione e a quella di Giorgi, l’altra tartaruga che nella mattinata di ieri, 4 giugno, ha ripreso il largo dopo mesi di ricovero nel Centro di primo soccorso dell’Università di Camerino.
Un sabato mattina diverso e di certo emozionante per i circa 300 studenti che hanno preso parte all’evento organizzato dalla Riserva Sentina in qualità di ente capofila della Rete Regionale per la Conservazione delle Tartarughe Marine. Un progetto finanziato dalla Regione Marche rappresentata in loco dall’assessore all’Ambiente Sandro Donati e dal coordinatore della Rete, il dottor Claudio Zabbaglia.

Si è trattato di una vera e propria lezione di biologia in riva al mare, con i due esemplari di tartaruga ammirati prima da vicino all’interno di due vasche scavate nella sabbia e poi guidati verso riva.

La dottoressa Valeria Angelini, biologa della Fondazione Cetacea di Riccione ha spiegato un pò le caratteristiche delle Caretta caretta, specie in via d’estinzione, e il fatto che i due nomi delle tartarughe siano stati con un pò di fantasia dato che nessuna delle due ha ancora raggiunto la maturità sessuale.

Leila, la più grande ha infatti un carapace di 50 centimetri e ha circa 10 anni. “Lei” è stata trovata spiaggiata mesi fa a Senigallia. Era in grave ipotermia, praticamente quasi congelata dal freddo ed è stata trasportata nell’ospedale cetaceo di Riccione.

Giorgi invece ha 4-5 anni e il suo carapace misura appena 20 centimetri. La piccola è stata raccolta lo scorso inverso sul litorale di Porto San Giorgio. Anche questo esemplare soffriva di ipotermia, ma date le sue condizioni meno preoccupanti è stata curata nel centro di primo soccorso sambenedettese, unico punto del centro Italia, da dove è uscita oggi per tornare nel suo habitat naturale.

Giorgi è stata portata direttamente in acqua dai volontari “Amici della Sentina”, ma si è appena bagnata le pinne e poi è stata caricata a bordo del gommone dei sommozzatori della Guardia Costiera che hanno accompagnato le due tartarughe fin oltre le scogliere per evitare rischi.

Un pò di commozione al momento della separazione c’è stata da parte di chi le ha accudite con cura, con menù di alici e gamberetti. Ma vederle filare dritte verso l’acqua è stata una gioia superiore a ogni altra emozione. Quando hanno toccato l’acqua i flash dei fotografi si sono scatenati, ma la biologa ha pregato tutti i presenti di non stressare gli animali e di lasciargli un corridoio libero per trovare la strada della libertà.

Caricate sul gommone della Guardia Costiera, Giorgi e Leila si sono allontanate oltre le scogliere verso nuove avventure. Stavolta però non sarà possibile seguire i loro tragitti perché a differenza di Atlante non sono state dotate di un rilevatore Gps per conoscerne la posizione. Quello di Atlante tra l’altro si è staccato dopo qualche mese e se ne sono perse le tracce.

A tutti i presenti è stato ricordato di contattare il numero verde 1515 in caso di avvistamento di tartarughe in difficoltà o morte. Si tratta dell’emergenza ambientale del Corpo Forestale dello Stato messo a disposizione della Rete regionale. (ilsegnale.it)

Commenti dei lettori

Al momento non ci sono commenti dei lettori per questo articolo

Inserisci un tuo commento a quest'articolo

Nome:

 

Email:

(non verrà visualizzata)

Messaggio:

 

 

Vi ricordiamo che i commenti inviati verranno prima controllati dall'amministratore di METEORIVIERAPICENA

Visione ottimizzata 1024x768 pixel

Imposta come tua

"Pagina iniziale"

di Internet Explorer

Webmaster

Disclaimer

by meteorivierapicena.net