Alcuni tratti dell’arenile sono troppo trascurati: chiesta una maggiore cura

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Lunedì, 11 Luglio 2011

 

San Benedetto del Tronto - Quanti in questi giorni hanno scelto il tratto di spiaggia che va dalla foce dell’Albula fino alla zona dell'ex camping, hanno dovuto fare i conti con un'acqua che presentava grandi chiazze nere composte da gusci di cozze triturate, legnetti, piume di animali vari e qualche alga collassata. Addirittura all'altezza dello stabilimento La Croisette un grande ramo faceva bella mostra sul bagnasciuga mentre in alcuni tratti il fondo sabbioso si era tramutato in melma che rendeva scivoloso camminare in acqua. “In molti non ricordano - hanno detto alcuni bagnanti - che le scogliere, così come sono state rimesse oggi, furono tolte proprio perchè, sistemate parallelamente alla riva, trattengono le impurità dell’acqua. Andavano messe in diagonale per permettere alle correnti di portare lo sporco verso il mare aperto, adesso invece bisognerà aspettare una mareggiata”. Il fondo melmoso invece sarebbe, per altri, frutto del temporale di martedì scorso che ha portato molto terriccio in mare che resta al di qua delle nuove scogliere e quindi si accumula verso riva. (corriereadriatico.it)
PS: maggiore cura richiesta a chi, a Poseidone? (RG)

 

Segue dallo stesso giornale, stessa pagina, stessa località stessa spiaggia:

 

Scogliere, avanti tutta

San Benedetto Stanno proseguendo alacremente i lavori per le scogliere a Nord del litorale. In questi giorni, non senza disagi per i vacanzieri, i due pontoni stanno operando di fronte allo chalet Antares. Interventi iniziati a maggio, a cura della ditta Imeco srl di Napoli, che sta mettendo nuovi scogli al fine di avere una protezione della linea di costa già pienamente efficace al termine dell’estate. A questo punto, durante il mese di ottobre si procederà soltanto al ripascimento della spiaggia nei punti più erosi dalle precedenti mareggiate, con sabbia prelevata a Nord dell’imboccatura del porto, previe analisi di compatibilità. Sugli scogli già sistemati si tornerà ad intervenire, eventualmente, solo per normali operazioni di rifinitura.
Tutta questa operazione è costata più di un milione e 200 mila euro a carico della Regione, competente in materia di difesa della costa, che ha anche appaltato i lavori. L'importo indicato è comprensivo di un contributo del Comune di circa 150 mila euro. (corriereadriatico.it)

PS: se le analisi di compatibilità saranno simili a quelle effettuate un anno fa a Grottammare stiamo freschi (RG)

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