Dodici cadaveri rossi

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Lunedì, 11 Luglio 2011

 

[ San Benedetto: lavori somari e milionari in Viale delle Palme uccidono 12 lecci ]

Non prendetevela col punteruolo rosso, quello è solo ghiotto di palme. Se dodici lecci adulti muoiono in pochi mesi uno dietro l'altro, ci sarà in giro un serial killer, che magari ucciderà ancora. Io indagherei. Partendo da alcuni dati di fatto:

  • Fino all'anno scorso i dodici lecci, seppure mai potati e mai curati, stavano bene. Non erano certo vecchi. Erano pure belli, uno addirittura maestoso. Facevano ombra.

  • Fino all'anno scorso quel giardino dietro alla pineta, un tempo bello e frequentato, era un
    disastro. Nell'attesa di scapovoltarlo tutto e "riqualificarlo" - serviva un milione di euro - era passato nel dimenticatoio, secondo l'assurda filosofia locale che distruggere è meglio che recuperare.

  • L'anno scorso: fatto il progetto, trovati i soldi, fatti i lavori. Ecco il solito giardino "finto" e pretenzioso, modello Barbi casa di bambola, con panchine strambe e scomode, illuminazionescura a lucette blu, stradone trionfale con sassetti cementati e pista di decollo per ciechi[nessun cieco ci andrà mai, primo perchè chi ce li porta, secondo perchè - come noialtri - anche loro s'annoiano ad andar dritti come scemi verso nessun posto].

  • I lavori sono stati tosti. Per mesi, trattori, escavatori, camion, bitumiere, teste pensanti, hanno rovistato quel posto fino alle budella, fino all'inaugurazione. Comunque evviva. Senonchè di botto muoiono dodici lecci, che adesso stanno lì ancora in piedi. Ma cadaveri, d'un bel rosso bruciato.

  • Ad occhio, ma non sono un esperto, anche il resto del verde non sta tanto bene. Le piante, chi più chi meno, paiono in sofferenza. Se potessero parlare chiederebbero aiuto. Temo che possano fare la fine dei lecci.

Non sono un esperto, ma secondo me c'entra - e di molto - il fatto che i lavori sono stati eseguiti male e senza controlli. Il serial killer è chi ha fatto i lavori. Chissà quante radici hanno segato a casaccio. Di sicuro, anche in superficie, nessuna cura nè protezione è stata riservata alla ricca e variegata vegetazione esistente, come invece si fa nei posti civili. Insomma, bisogna indagare per individuare le responsabilità.

Adesso? Intanto, augurandoci che non muoiano altri alberi, bisogna ripiantare subito (nella stagione giusta e non quando ci pare) dodici lecci, anche se non sarà più come prima, specialmente per l'ombra e il colpo d'occhio. Inoltre: chi paga? Chi risarcisce? E servirà d'esempio? O si continuerà a far lavori a cazzo di cane? (Pier Giorgio Camaioni)

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