Aspettando la terza "BOMBA D'ACQUA"

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Venerdì, 29 Luglio 2011

 

Stavolta non mi troverà impreparato. Ho adottato ogni precauzione (ricordandomi anche dei consigli della nonna), ho predisposto ogni difesa, ho staccato il telefono, l'antenna TV e pure la corrente, tanto che adesso alle 4 e mezza del pomeriggio sto quasi al buio. Le previsioni meteo l'hanno detto e ridetto da giorni, la Protezione Civile ha previsto anche l'ora, sindacogaspari l'ha annunciato su facebook, gli albergatori avran messo gli avvisi in bacheca, quelli della Capitaneria ormai dormono con gli impermeabili, gli "angeli in rosso" (!) sono sul piede di guerra, i Vigili tutti in servizio ma non fanno multe, i politici fibrillano (ma va...), Picenambiente ha richiamato gli operai dalle ferie, i pompieri sulle scale, le idrovore tutte in moto, i pontini scalpitanti in attesa di diventare piscine, e Middio-il-libraio che ha già bloccato il pullman e smanetta sul tombino, e i topi intorno che fanno gli ultimi corsi di nuoto...

Tranquilli e sereni solo i giornalisti. Furbi, loro: il pezzo sulla terza bomba d'acqua l'hanno già battuto nei minimi particolari, senza dimenticare niente, ormai è tutto prevedibile. Anche delle proteste hanno già scritto. Di foto non serve farne altre, vanno bene quelle degli ultimi cinque anni. Le interviste ai cittadini incazzati le hanno fatte preventivamente. E il direttore del più letto quotidiano on-line del quartiere ha già risposto alle esternazioni che riceverà, quando uno si mette avanti col lavoro, dopo gli basterà un clic.

Ore 17, pioviggina, cielo buissimo, ma ancora nè lampi nè tuoni nè vento. Le gatte non capiscono perchè le ho chiuse dentro, zitti ma nervosi i canarini. Sempre così le bombe d'acqua, all'inizio pare niente poi arriva il finimondo. I turisti indecisi se ripartire o no, i supermercati strapieni, gli chalet incazzati, il traffico che neanche a Delhi... e io che scrivo (con la matitina Ikea, poi ricopierò) senza esserci, ma le cose vanno esattamente così.

Ore 18,10: non piove più, e se è un trucco? Giacchè non m'azzardo a uscire in bicicletta, faccio qualche altro lavoretto coscienzioso, come pulire meglio la grondaia dalle foglie e liberare altri tombini dallo sporco anche se ci dovrebbe pensare il Comune. Controllo che il pc sia spento, lo infilo pure nella custodia di similpelle, l'altra volta un fulmine me lo fece fuori.

Ore 19.35: mo' piove come si deve, lampi, tuoni, vetri d'auto appannati. Tutti ai telefonini a cambiare i programmi della serata, alè. Ingorghi come Delhi e Bombay messe insieme. Ma non dura. Solo qualche storico pozzangherone, troppo poco per chiedere lo stato di calamità.

Ore 21. La "bomba d'acqua" o non c'è stata o ha fatto cilecca come una SRCM. Riattacco la corrente, riconnetto il pc, libera uscita alle gatte, riaccendo la TV (c'è il processo lungo che sostituisce il processo breve, ma va...). Insomma rimonto il film al contrario. E penso ai nostri giornalisti, le dita anchilosate per l'immobilità, senza neanche potersi sfogare con un clic. Dovranno dare la notizia che non c'è, la bomba d'acqua non c'è stata.

Ma sappiamo tutti che quella incombe. Sarà per domani, vedrai. Gaspari copyright. (Pier Giorgio Camaioni)

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