Capriotti: “Per il Parco Marino manca solo la firma del ministero. Provincia assente”

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Venerdì, 4 Marzo 2011

 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Sul Parco Marino, ricevo da Gabriele Illuminati un attacco a fini elettorali. L’unica cosa vera che dice nel suo intervento è nell’espressione “ex compagno di partito”, perché io ritengo di essere ancora un “compagno”, ma di non riconoscermi assolutamente in un partito che usa certi metodi. E mi spiace ancor di più che un “compagno” del quale ho sempre avuto stima si sia prestato al gioco sporco del sempre-e-ovunque-candidato Massimo Rossi.

Ma venivamo ai fatti. È assolutamente falso che questa Amministrazione abbia in alcun modo osteggiato il Parco Marino. Anzi, ha sempre lavorato per poterlo realizzare. E questo è testimoniato da tutte le occasioni in cui l’assessore all’Ambiente Canducci o io stesso ci siamo recati al ministero delle Politiche ambientali a Roma per perorare questa causa, e non solo da questo. Nel Piano di Sviluppo Locale del costituito Gruppo di Azione Costiera (GAC), di cui fa parte anche il Comune di Grottammare, sempre rappresentato dall’assessore Cesare Carboni, si fa riferimento alla necessità della realizzazione del Parco Marino del Piceno. Quel documento integra il Parco con indicazioni di natura economica, sociale e ambientale, per uno sviluppo sostenibile del settore ittico.

L’assessore Canducci, insieme al sindaco Merli, ha convocato degli incontri con tutti i rappresentanti dei Comuni che fanno parte del Parco Marino per organizzare l’ente gestore del Parco stesso, su indicazione del ministero, in attesa che il decreto di istituzione del Parco venga firmato. Purtroppo la cosa non è andata avanti a causa delle difficoltà della Provincia di Ascoli, sia organizzative che politiche. La Provincia non dice di non volere il Parco, ma al tempo stesso non collabora attivamente alla sua realizzazione.

Mi chiedo se sia iniziata la campagna elettorale e se ancora una volta, per i “compagni” di Rifondazione, il nemico da battere sia il centrosinistra, e l’alleato la destra.

Rispetto alle mie affermazioni sulla sostenibilità della pesca in Adriatico e all’attacco rivoltomi da Illuminati, voglio solo sperare che esso sia dovuto a una scarsa informazione, in quanto il mio intervento fatto in risposta ad un ordine del giorno presentato in Consiglio comunale chiarisce in maniera inequivocabile la necessità di regolamentare lo sforzo di pesca in tutto l’Adriatico, attraverso metodologie di pesca sostenibili e la rivisitazione di un fermo biologico che individui le aree e i momenti di riproduzione dei diversi stock ittici, vietandone in quei luoghi e periodi la cattura a tutte le flottiglie dell’Adriatico, comprese, in un prossimo futuro, quelle delle nazioni transfrontaliere. In questo senso si intende il mare Adriatico come un grande bacino di maricultura. Invece, non ho mai detto di voler “trasformare il nostro mare in un grande allevamento intensivo” (cosa peraltro ben difficilmente praticabile, anche volendolo).

In questo progetto il Parco Marino è un importante tassello, ma non l’unica strategia. Per fare solo un esempio, alcune specie si riproducono nella Fossa di Pomo, ben lontana dal Parco. In ogni caso, la pesca e le attività ad essa connesse, come l’itti-turismo, il turismo gastronomico e tutto ciò che può essere legato al Parco Marino e alla Sentina, sono state oggetto di un intenso lavoro nel Gruppo di Azione Costiera, nell’organizzazione del quale la Provincia di Ascoli è stata assolutamente latitante. A Pesaro il GAC lo ha organizzato per intero la Provincia stessa. E non so nemmeno se l’opposizione in Provincia, letteralmente “massimalista”, sia a conoscenza di questo importante strumento per il futuro della pesca integrata con tutto il suo indotto».

Nb: A proposito della replica dell’assessore alle Politiche del Mare Settimio Capriotti, il sindaco Gaspari aggiunge che i ritardi nell’istituzione del Parco Marino sono dovuti proprio al ministero delle Politiche Ambientali guidato da Stefania Prestigiacomo, che naturalmente non può firmare se non finanziando questo provvedimento (ilmascalzone.it)

PS: non ci sono soldi per i grandi Parchi Nazionali, immaginate per quelli di futura istituzione (RG)

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