Costruiscano anche loro

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Lunedì, 21 Novembre 2011

 

[ Chi l'ha detto che non si deve costruire sopra o attaccato ai mega-depositi di gas? ]

I paesi di Alfonsine, Bordolano, Brugherio, Cellino, Collalto, Cornegliano, Minerbio, Cupello, Cortemaggiore, Fiume Trieste, Settala, Cotignola, Ripalta, Sabbioncello, Tresigallo, S. Potito, Sergnano, che non vivono di turismo e tutti insieme credo non arrivino a 50.000 abitanti, hanno in comune una cosa: ciascuno nel proprio territorio ha (o sta per avere) un mega-deposito di gas. Però ubicato in zone praticamente deserte, lontanissime dall'abitato. E almeno per intuitive ragioni di sicurezza, ma anche per presunti inquinamento e rumore, nessuno si sogna di costruir case nuove vicino all'impianto. Forse è pure proibito. Prudentemente stanno alla larga, dal loro deposito.

Ma questi paesi sbagliavano e sbagliano, per arretratezza. Oggi si può certamente affermare che un mega-stoccaggio di gas coi relativi marchingegni di rigenerazione non solo non inquina, ma è bello e profumato e spesso diffonde musica pop classica e jazz (altro che rumore). Ambìto dai cittadini per le ghiotte compensazioni economiche e per l'impagabile praticità di avere sotto al culo tutta l'energia che si desidera, lo vogliono pure i turisti. Infatti, pur non essendo un paesino come quelli sopra, è probabile che ce l'avrà presto perfino San Benedetto, il suo bravo mega-deposito sotterraneo di 522 milioni di metricubi. Fa niente se giusto sopra, in un fazzoletto di terra, c'è la più alta concentrazione abitativa e di traffico dell'Adriatico (oltre 50.000 abitanti più i turisti), oltre a un centinaio di alberghi, la ferrovia, un porto (fra poco un aeroporto!), l'autostrada con casello, una riserva naturale, un sito archeologico, svariati centri commerciali, una zona industriale, un fiume antipatico che gli bastano 5 ore di diluvio leggero per allagare ogni cosa...

Ma San Benedetto ride: il gas le darà la felicità (basterà zittire i grillini e pochi altri); potrebbe anche cambiar nome in GASLAND, chissà...

Comunque, grazie a San Benedetto, cambieranno anche alcune restrittive norme urbanistiche nazionali relative ai siti di stoccaggio: giacchè non è vero che aumentano significativamente inquinamento e rumore, come non è vero che diminuisce la sicurezza, i depositi di gas non solo, quindi, potranno realizzarsi dovunque, ma non comporteranno vincoli edificatori. Cioè potranno stare anche in mezzo alle case, e se le case non ci sono si potrà tranquillamente costruircele.

Adesso si capisce perchè l'altra sera c'era tanta gente al Consiglio Comunale, mica erano tutti di San Benedetto: mimetizzati dietro le mascherine antigas probabilmente c'erano anche degli emissari dei paeselli sopra nominati. Avrebbero pilotato il Consiglio, gli interventi della maggioranza, le votazioni. Secondo me, l'intervento di Pasqualini l'ha scritto uno sbandato di Brugherio, quello di sindacogaspari uno di Minerbio, quello della Emili uno di San Potito, quello di Canducci uno di Sabbioncello, quello di Marinucci uno di Cotignola, quello di Morganti uno di Sergnano... mentre una di Cellino mandava in confusione Calvaresi.

Insomma colleghi vicini e lontani sono venuti a darci una mano, per loro è troppo importante: se per immagazzinare il gas andasse bene il sito "cittadino" di San Benedetto, praticamente dentro le case, i loro siti "campestri" si valorizzerebbero perchè cambierebbero totalmente aspetto, potendoci costruirci a go-go, in superficie, in altezza, case, palazzi, strade, parcheggi, chiese, Ikea, ... Basta pecore!

Già ci ringraziano. (Pier Giorgio Camanioni)

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