Giappone: mangia verdure di Fukushima in tv, ora ha la leucemia

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Sabato, 26 Novembre 2011

 

In diretta tv mangiò verdure e altri prodotti provenienti dalla zona di Fukushima con l’intento di dimostrare che malgrado il gravissimo incidente nucleare, non c'era pericolo di contaminazione radioattiva. Ora al notissimo presentatore tv giapponese Otsuka Norikazu è stata diagnosticata una grave forma di leucemia.

Norikazu, 63 anni, raccontano i media, era andato a farsi visitare a fine ottobre perch‚ si sentiva un nodulo sul collo. I medici gli hanno diagnosticato una leucemia linfatica molto aggressiva, che offre una possibilità di guarigione fra il 30% e il 40%.

Una coincidenza? Di sicuro la sua vicenda deve aver provocato un brutto risveglio nei giapponesi, da sempre abituati a fidarsi di quanto raccontato loro da governanti e autorità. Ma anche divenuti sospettosi negli otto mesi e mezzo dal terremoto e tsunami dell’11 marzo dopo aver assistito alle incertezze dimostrate dagli addetti ai lavori nel trattare le conseguenze del disastro della centrale nucleare di Fukushima e alle reticenze e le contraddizioni della compagnia gestrice Tepco e anche del governo nel diffondere le informazioni sui tassi di radioattività.

Nell’impossibilità di bloccare la fuoriuscita di acqua e di vapore contaminati dai reattori andati in panne per il sisma e lo tsunami, subito dopo il disastro la zona attorno alla centrale è stata sgomberata per un raggio di 20 chilometri e sono state imposte restrizioni al commercio di prodotti agricoli in un raggio di decine di chilometri. Solo pochi giorni fa l'ultimo provvedimento ha colpito il riso della regione di Onami, a 60 chilometri dal disastrato impianto nucleare, che riportava tracce di cesio.

L'onda lunghissima del disastro sta creando danni immensi all’agricoltura perchè, malgrado le (poco convincenti) rassicurazioni delle autorità sull'assenza di tracce radioattive su riso e verdure e la fine della restrizione sulla commercializzazione dei prodotti agricoli dalla prefettura di Fukushima già settimane dopo il disastro, i giapponesi continuano a non fidarsi.

E così, per tentare di riportare fiducia, la stampa è stata chiamata sul sito della centrale pochi giorni fa. E alcuni personaggi pubblici si sono offerti di fare da cavie, di assumersi pubblicamente dei rischi per tranquillizzare i titubanti consumatori. A questo meccanismo ha prestato il suo corpo un politico, Yasuhiro Sonoda, del Partito Democratico, al governo, che il primo novembre ha bevuto pubblicamente un bicchiere d’acqua proveniente direttamente dalla centrale. "Il semplice fatto di bere quest’acqua non significa che la sicurezza sia confermata, ne sono cosciente", disse Sonoda.

Poi il celebre presentatore Norikazu, che insieme alla sua giovane assistente ha consumato un piatto di spaghetti di riso e verdure, tutto rigorosamente prodotto nella famigerata prefettura di Fukushima.

«Intendo prendermi un periodo di riposo – ha confessato ora ai suoi spettatori affezionati Norikazu – per colpa di una improvvisa e inattesa malattia», promettendo di tornare al più presto «con il sorriso» alla stessa ora di sempre.

Forse ora si sta preoccupando la sua giovane assistente che condivise con lui quel pasto davanti alla telecamera e con lei i giapponesi che da quel gesto furono convinti a preoccuparsi di meno. (lagazzettadiparma.it)

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