|
Grottammare e Adriaoli - Continua la saga dei Belladdormentati in Val Tesino.
Quelli del premiato sansificio Adriaoli di specchiata vocazione ambientalista, si tengono la pancia dal gran ridere dandosi pacche sulle spalle per l'astuzia volpina.
Perchè intanto che sindacomerli si svegliava dal sonno piombigno - Non ne sapevo niente - e che l'Arpam mandava i risultati delle analisi a dorso di bradipo, e che i messi comunali andavano a dorso di mulo, perigliosa mission impossible , in terra d'Abruzzo, la fumigante lavorazione continuava e continua "come prima più di prima".
"I tempi saranno lunghi", chiosano i velinanti. E i puzzolenti avranno avuto il tempo di completare agevolmente il ciclo - come ogni anno da anni - e di - come ogni anno da anni - togliere il disturbo a cose fatte, grazie, abbiamo gradito, baciamo le mani a vossia, ci vediamo il prossimo autunno. Si sa che il lavoro, specie se sporco, va finito.
"Non hanno risposto nemmeno al citofono" geme sindacomerli, narrando della Forestale recatasi al sansificio a dire per cortesia, se non disturba, cessate, di grazia, le fetenti emissioni fuori legge.
Che fosse il caso di suonare più forte e più a lungo? Se sai che uno è in casa (e quelli c'erano eccome, e si davan tanto da fare che fumavano da tutte le parti...) e non risponde, pensi si sente male o è morto e suoni almeno due volte come il postino e dopo chiami i soccorsi o i pompieri. Loro invece han fatto dietro-front, e cercando faticosamente la rotta nel vomitevol nebbione se ne son tornati a casetta loro con le pive nel sacco.
Che fosse il caso di prender provvedimenti immediati parecchio tempo fa? Per esempio quando i furboni ripresero in pieno l'attività ammorbante? Che dovessero presentarsi già allora, con Carabinieri e sindaco in testa personalmente di persona? (http://faxivostri.wordpress.com/2011/11/09/come-prima-piu-di-prima/) Invece sindacomerli s'è svegliato per la "segnalazione di una cittadina", quando la puzza la sentivano già ad Ancona e in Val Tesino la gente girava col radar per ritrovare casa.
Intanto dalla torre campanaria di San Pio una vedetta spia ansiosa il ritorno del messo comunale inviato oltrecortina, a Mosciano S.A., a porger con cortesia alla ditta fellona l'ordinanza comunale di chiusura. E la fabbrica continua a fumare, oh come fumava bene ieri sera! A Grottammare la puzza ti tramortiva. Pure stamattina. E il coraggioso messo, lui, tornerà? non tornerà? sarà fatto prigioniero? verrà rilasciato dietro riscatto? L'intreccio s'infittisce, ma sindacomerli, vera tempra d'eroe, "Mi accollo tutti i rischi del caso", proclama con cipiglio fiero e durlindana in resta.
Perchè in tempi di tecnologie avveniristiche, i paladini della tradizione mantengono vivi i sani costumi del tempo che fu, e coraggiosi mandano messi comunali di là dai confini, in terra regnicola, a dire che questa lavorazione non s'ha da fare, nè domani nè mai... Poi ne attendono fiduciosi il ritorno, pazienti aspettano che dei fuorilegge rispondano cortesemente al telefono, aprano gentili la porta, venghino signori e vedano che qui si lavora per la salute pubblica.
E intanto fumano, fumano, e ridono, ridono, vedessi come ridono... Gli scoppiano le ciminiere, dal gran ridere... (Sara Di Giuseppe)
|
