I dieci enigmi per capire chi siamo

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Venerdì, 10 Agosto 2012

 

«Il talento è colpire il bersaglio che nessuno riesce a colpire. Il genio è vedere il bersaglio che nessuno sa che c’è», le parole di Arthur Schopenhauer ben s’addicono ai tre astronomi – Saul Perlumutter, Brian Schmidt e Adam Riess – premiati lo scorso anno con il Nobel per la fisica per aver rivelato l’esistenza dell’energia oscura nell’Universo. Nessuno l’aveva vista prima. Nessuno sa spiegare, ancora oggi, cosa diavolo sia, neppure i tre premi Nobel. È la scienza, bellezza. O come suggerisce Socrate, parafrasando la sua Apologia: «Sono più saggio, perché non m’illudo di sapere ciò che non so». Il 96% dell’universo resta per noi un mistero, tanti enigmi sono ancora senza risposta. L’euforia è lecita, la prudenza di rigore ogni volta che uno scienziato firma una rivelazione. Come ha riconosciuto un altro premio Nobel, il fisico Frank Wilczek, dopo l’annuncio della scoperta del bosone di Higgs, o particella di Dio. «La Natura ha finalmente risposto, ora siamo pronti a farle nuove domande». In modo totalmente arbitrario, abbiamo provato a stilarne la top ten.
 

1. Di che cosa è fatto l’universo?
2. Che cos’è l’energia oscura?
3. Quali sono i «mattoni» della materia?
4. Esiste una legge del tutto?
5. Siamo soli nell’universo?
6. Come funziona la mente? Che cos’è la coscienza?
7. A che cosa serve l’altra metà del genoma?
8. Perché invecchiamo?
9. Possiamo creare la vita artificiale?
10. Come sarà la fine di tutto?

Sara Gandolfi - corriere.it

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