La zanzara tigre avanza in tutta Europa, pericoli per la salute

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Venerdì, 27 Aprile 2012

 

MILANO - Fastidiose e pericolose, subdole e invincibili: gli studiosi stanno ancora discutendo quale sia il nome scientifico corretto della zanzara tigre asiatica, Aedes albopictus o Stegomyia albopicta. La scienza si trova però d’accordo su due punti: la zanzara tigre può trasmettere all'uomo gravi malattie, come la dengue e la febbre chikungunya. A preoccupare maggiormente è invece un altro fenomeno: a causa del cambiamento climatico l’insetto tropicale sta proliferando anche nel nord-ovest dell’Europa e nei Balcani.

IN ITALIA - La zanzara tigre, chiamata così per le striature trasversali bianche sulle zampe e sull'addome, è originaria del sud-est asiatico, dove è assai temuta. È vettore di diverse malattie virali, in particolare quelle causate da arbovirus, tra cui dengue e chikungunya. Visto che il clima nel Vecchio Continente sta cambiando, l’insetto ha imparato a sopravvivere anche nelle nostre latitudini. In Italia, per esempio, la zanzara tigre si è diffusa a partire dagli anni Novanta. Uno studio pubblicato ora sulla rivista scientifica Interface della Royal Society evidenzia come A. albopictus o S. albopicta si sia ormai stabilita definitivamente nel nostro Paese. Un esempio concreto di questo rischio è rappresentato dall’epidemia di chikungunya esplosa nell’estate 2007 nella zona di Ravenna.

CONDIZIONI SFAVOREVOLI - Secondo il ricercatore dell'Università di Liverpool, Cyril Caminade, gli inverni sempre più caldi e le piogge sempre più frequenti, attirano oramai la zanzara anche in Francia; nei Paesi del Benelux; in Portogallo e persino in Germania; Gran Bretagna; sugli altipiani svizzeri; in Turchia; a Cipro; in Bulgaria e Slovacchia. Tuttavia, ci sono pure zone in Europa dove le condizioni di vita per l’insetto sono nel frattempo diventate sfavorevoli, perché distinte da un clima troppo caldo e secco: nel sud della Spagna o in Corsica. Ciononostante, a oggi la zanzara tigre è una delle cento specie animali che si stanno diffondendo più rapidamente in tutto il mondo, affermano gli studiosi britannici e belgi.

PUNTURA - Le informazioni sulla diffusione di questo insetto provengono dai dati raccolti fino a dicembre 2011. I ricercatori azzardano anche una previsione: ritengono infatti che al più tardi nel 2050 la zanzara tigre asiatica possa essersi diffusa in quasi tutta Europa. Non c'è però da allarmarsi: la trasmissione del virus non avviene per contatto diretto (tra persona e persona), ma è la zanzara tigre che trasmette la malattia attraverso la sua puntura. E questa necessita in ogni caso di una fonte d’infezione. Vale a dire: se in circolazione non ci sono virus dengue o chikungunya, le zanzare non possono nemmeno trasmetterle. (Elmar Burchia - corriere.it)

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