Ucraina: 126 navi bloccate da ghiaccio nel mar Nero

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Giovedì, 9 Febbraio 2012

 

KIEV - L'ondata di gelo che sta colpendo l'Ucraina continua a causare disagi, anche nel Sud del Paese. Secondo il ministero delle Emergenze della ex repubblica sovietica, 126 navi sono rimaste bloccate dal ghiaccio nello stretto di Kertch, che divide il Mar Nero dal piccolo Mare di Azov.

Kiev ha fatto sapere che "126 navi, di cui 120 straniere, sono rimaste bloccate nello stretto di Kertch" dal ghiaccio formatosi in mare in questi giorni di freddo intenso. Le navi rompighiaccio sono all'opera, ma a causa del maltempo, delle frequenti nevicate e delle raffiche di vento, al momento non è possibile aiutare le imbarcazioni bloccate ad uscire dallo stretto. Inoltre, è stato interrotto il traffico marittimo tra la penisola ucraina di Crimea e la regione russa di Krasnodar.

Nella maggior parte delle regioni ucraine, difficilmente si scende al di sotto dei 15 gradi sottozero, ma quest'anno il termometro ha segnato temperature abbondantemente inferiori ai -20, con minime fino a -33. Per l'ex repubblica sovietica, si tratta dell'inverno più freddo degli ultimi sei anni, e tra il 27 gennaio e il 6 febbraio, secondo le stime ufficiali, 135 persone sono morte per assideramento.

ROMPIGHIACCIO ENTRA IN AZIONE A PARIGI - Un rompighiaccio entra in azione nelle vie fluviali di Parigi. Ormai da due giorni, una grande imbarcazione - l'unica in dotazione del municipio di Parigi - naviga sui canali parigini per spaccare la crosta di ghiaccio che si è formata in questi ultimi giorni nei corsi d'acqua della capitale: in particolare il canal de l'Ourcq (11km), che si divide in due rami: il canal Saint-Denis (6,9 km) e il Canal Saint-Martin (4,5 km), che arriva fino alla Bastiglia per poi sfociare nella Senna.

Obiettivo dell'operazione, si legge oggi sul quotidiano Le Parisien, consentire la navigazione ma anche scoraggiare chi vuole avventurarsi sulle superfici ghiacciate. Il rompighiaccio è anche operativo sul grande bacino della Villette, nel nord di Parigi, dove si è formata un'impressionante crosta ghiacciata. "E' necessario, perché il ghiaccio tende a ricompattarsi", spiegano i responsabili del servizio canali della città di Parigi.

GELO NEI BALCANI, NUOVI MINIMI TEMPERATURE - Il gelo continua a imperversare nei Balcani, dove le temperature registrano nuovi minimi. Il record si è avuto la notte scorsa in Serbia, dove a Karajukic Bunari, sull'altopiano di Peshter, il termometro ha segnato -32, nella cittadina di Sienica -28, a Novi Sad -25, all'aeroporto di Belgrado -24, mentre nella capitale la temperatura stamane era di -15.

Cresce di giorno in giorno il numero delle vittime del freddo, che sono ora 13 in Serbia, una decina in Bosnia-Erzegovina, 4 in Croazia, due in Macedonia, una in Montenegro. In Serbia le autorità hanno lanciato un pressante appello alla popolazione a limitare e risparmiare il consumo di energia.

E' stata abolita l'illuminazione di edifici pubblici e cartelloni pubblicitari. Tutti i fiumi principali, a cominciare da Danubio e Sava, sono ghiacciati e la navigazione è stata vietata. Circa 70 mila serbi restano isolati in villaggi e località tagliate fuori da neve e ghiaccio. Il presidente Boris Tadic, che ieri si era recato in alcune località in difficoltà nel sud del paese, ha visitato oggi le regioni dell'ovest. Per tutta la settimana le scuole restano chiuse.

In Bosnia oltre 50 mila persone sono senza elettricità nella parte est di Mostar (sud), mentre neve e vento hanno divelto diverse linee di alta tensione presso le centrali idriche di Jablanica e Mostar. A Sarajevo la situazione migliora, ma resta critica.

BELGIO, TRE ANZIANI MORTI PER FREDDO - L'ondata di freddo che da giorni ha colpito il Belgio ha fatto almeno tre vittime tra gli anziani, riporta oggi il quotidiano fiammingo Het Laatste

Nieuws. Sulla costa del Mare del Nord, un anziano è stato trovato morto assiderato al suo domicilio. Un abitante di Anversa, sempre nel nord del Paese, uscito per fare compere è deceduto a causa un malore per il gelo pungente nel rientrare a casa. E una terza vittima è morta subito dopo essere caduta in acque gelide nella regione del Limburgo, a nord del Paese.

Da giorni infatti, il termometro in Belgio si mantiene sotto i dieci gradi, mentre nelle zone collinari del Sud scende oltre ai 20 sotto zero. Nei prossimi giorni le temperature dovrebbero risalire, ma è attesa un'ondata di maltempo accompagnata da neve.

ALGERIA, CITTADINI IN RIVOLTA PER RITARDO SOCCORSI - Si stanno moltiplicano gli episodi di forte protesta, in Algeria, da parte dei cittadini che accusano le autorità, soprattutto nazionali, per i forti ritardi nei soccorsi alle comunità ancora isolate a causa della neve. Nel mirino delle proteste anche la società Naftal, che si occupa della distribuzione delle bombole di gas butano (necessarie per il riscaldamento domestico) e che starebbe consegnando il prodotto non proporzionalmente alle esigenze della gente. Sale intanto il bilancio delle vittime: a Tiaret una donna di 35 anni e il suo bambino di uno sono stati uccisi dalle esalazioni di monossido di carbonio sprigionatesi dal loro camino. (ANSA)

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