Brucia il Sud Italia, ettari in verde in fumo

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Mercoledì, 18 Luglio 2012

 

BRUCIA IL POLLINO SEICENTO ETTARI IN FUMO - Brucia il parco nazionale del Pollino. Il fronte del fuoco e' di oltre 1 km, da Monte Canino a Conca del Re; seicento gli ettari di boschi in fumo. Sono disposte in cinque diversi punti le zone colpite dagli incendi, nei comuni di Morano Calabro, Castrovillari e Frascineto: Valla Piana, Conca del Re (divisa in due punti distanti tra loro), Timpone Dolcetti, Corsale. Le fiamme sono ormai in prossimità di Serra Dolcedorme, dove si trovano i pini loricati, alberi monumentali, simboli del parco. Il presidente del parco, Domenico Pappaterra, lancia un appello al ministro Clini e al capo della Protezione civile Gabrielli: "Serve la massima attenzione per evitare il ripetersi di un fenomeno la cui recrudescenza potrebbe riguardare anche altri parchi, come avvenne nel 2007, a cui seguirono episodi di incendi drammatici nel parco del Cilento, del Gargano e in Sicilia". Pappaterra parla di ''attacco a 360 gradi''. Nelle aree interessate dalle fiamme il parco ha chiamato a raccolta le associazioni di volontariato e ha messo in campo anche 10 moduli anti-incendi per pick up. Quattro aerei (due canadair e due fire boss) e un elicottero stanno operando da ore nel territorio. Il Corpo forestale dello Stato definisce la situazione ''seria ma sotto controllo". Le fiamme, che sono visibili dall'autostrada Salerno-Reggio Calabria e "si dirigono verso la parte centrale e più pregiata del Parco", hanno distrutto finora decine di ettari di rimboschimenti di pino, leccio e macchia mediterranea, nella stessa zona colpita nel 2007 da un altro incendio doloso. L'incendio è divampato ieri nella zona di "Conca del Re", fra Castrovillari e Morano Calabro, ed è stato alimentato dal forte vento e dalla temperatura elevata. Finora, però, le fiamme non hanno interessato zone abitate.

IN FUMO 50 ETTARI BOSCO A VIESTE - Un incendio di vaste proporzioni è scoppiato la scorsa notte a Vieste e ha distrutto oltre 50 ettari di bosco e macchia mediterranea. Sul posto si sono recate diverse squadre di vigili del fuoco, del Corpo forestale dello Stato e della Protezione civile che hanno dovuto lavorare diverse ore, in condizioni molto difficili anche a causa del forte vento che spirava nella zona, per spegnere le fiamme che si sono sviluppate in località Coppitella, San Lorenzo, Chiesola e Paradiso Selvaggio. In alcune zone il fuoco ha lambito alcuni villaggi turistici e abitazioni private.

LOTTA CONTRO FUOCO SU MONTENUOVO A POZZUOLI - Montenuovo, a Pozzuoli (Napoli), ancora nella morsa delle fiamme. Da questa mattina squadre di vigili del Fuoco e della Forestale, con il supporto di elicotteri e aerei, stanno tentando di spegnere un vasto incendio che interessa tutta l'area ovest del cratere avvolta da tre giorni dalle fiamme. I focolai si sono estesi per una quindicina di ettari distruggendo tutta la macchia mediterranea che va da mezza costa fino alla sommità. Decisivo l'intervento del mezzo aereo per circoscrivere i focolai delle zone più impervie, praticamente irraggiungibili con mezzi terrestri. Le operazioni vanno avanti da oltre tre ore e sono riuscite a limitare l'avanzata delle fiamme verso le pendici dove si trovano alcune residenze. Danni si lamentano non solo per la flora ma anche per la ricca e variegata fauna che il sottobosco della collina vulcanica accoglie. Distrutte dal fuoco anche alcune strutture create dai responsabili dell'oasi Montenuovo per accogliere gli studenti e che costituivano siti di avvistamento e di analisi del territorio. Non ancora quantificabili i danni prodotti dall'incendio. Gli ambientalisti flegrei chiedono di fare chiarezza sugli incendi a ripetizione di questi giorni e mettono in guardia da nuove colate di cemento nelle ultime aree di verde della zona. Negli ultimi quattro giorni sono andate a fuoco in rapida successione oltre alla collina di Montenuovo, la seconda volta in tre giorni, la collina dello Scalandrone a Baia, la collina di monte Barbaro tra via Campana e il Rione Toiano ad Arco Felice e una vasta area del parco Quarantena a Cuma. In tutto sono andati distrutti una ventina di ettari di macchia mediterranea. Sono in corso le indagini delle forze dell'ordine e della guardia forestale per appurare se ci sia dolo o si tratta solo di fenomeni di autocombustione dovuti al gran caldo.

PUGLIA; FIAMME IN BOSCO CASTELLANETA MARINA - Un incendio, alimentato da un forte vento, divampa da alcune ore nei boschi di Castellaneta Marina, in località Bosco Pineto. Numerose squadre di soccorritori (forestali regionali, vigili del fuoco e uomini della Protezioni civile) sono impegnate nello spegnimento delle fiamme che hanno costretto, per motivi di sicurezza, a bloccare il traffico ferroviario sulla linea Taranto-Reggio Calabria delle Ferrovie dello Stato e far evacuare i residenti di alcune abitazioni. E' atteso nella zona l'arrivo di mezzi aerei.

PROTEZIONE CIVILE POTENZIA FLOTTA A OLBIA - Un nuovo elitanker della Protezione civile è da oggi a disposizione dell'apparato antincendi della Gallura, la zona della Sardegna più colpita dai roghi di questi ultimi giorni. Il velivolo è atterrato stamane all'aeroporto di Olbia-Costa Smeralda e va ad aggiungersi ai due Canadair già dislocati nello scalo. "E' la prima risposta di Gabrielli alle nostre richieste", fanno sapere gli amministratori locali che all'indomani della giornata di fuoco nel nord Sardegna avevano parlato di ritardi nell'arrivo dei Canadair sollevando il problema della scarsità di mezzi aerei per fronteggiare l'emergenza incendi. Domani mattina intorno alle 9 è atteso l'arrivo del capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, per un sopralluogo nelle zone più colpite, in particolare San Teodoro, e per fare visita alle cinque persone rimaste ustionate domenica mentre tentavano di arginare l'avanzata del fuoco. Il prefetto dovrebbe tenere anche una conferenza e incontrare i sindaci e i rappresentanti del territorio nella sala consiliare del Comune di San Teodoro. "Dopo una simile emergenza - sottolinea il presidente della Provincia di Olbia Tempio Fedele Sanciu - ho apprezzato che il capo della Protezione Civile mi ha garantito che domani mattina sarà in Gallura per rendersi conto di persona dei danni causati dal fuoco. Dire ora che l'avevamo detto sarebbe troppo semplice e rischierebbe solo di alimentare le polemiche, noi invece vogliamo trovare solo soluzioni per la nostra terra. Cosciente delle difficoltà del momento e a fronte dei rischi che domenica abbiamo corso - aggiunge Sanciu - chiederò al prefetto la ricostituzione della flotta, 3 Canadair e un elitanker, che negli anni ha consentito di effettuare i primi interventi nel giro di pochi minuti, a differenza di quanto accaduto nei giorni scorsi". "Oggi a freddo posso dire che siamo stati bravi, forse molto fortunati - dice all'ANSA il sindaco di San Teodoro Tonino Meloni - Nonostante i mezzi limitati siamo riusciti a evacuare tutte le persone a rischio, prevedendo in anticipo anche il percorso del fuoco. Da medico posso dire oggi che il pericolo per le persone si è corso per tutta la giornata di domenica: da una parte le fiamme, dall'altra fumo e alte temperature hanno messo a repentaglio la vita della nostra popolazione e dei turisti". (ANSA

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