La miracolosa autoguarigione degli orsi in letargo che fa sparire ferite e infezioni

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Martedì, 20 Marzo 2012

 

Integrative Zoology pubblica il sorprendente studio "Wound healing during hibernation by black bears (Ursus americanus) in the wild: elicitation of reduced scar formation", nel quale un team di ricercatori americani delle università del Minnesota e del Wayoming, di Medtronic e del Minnesota department of rivelano che gli orsi neri hanno la capacità di guarire da soli durante il letargo.

«Anche se temperature leggermente ipotermiche del corpo o di un arto possono ritardare i processi di guarigione nei mammiferi - scrivono i ricercatori - nonostante questo, abbiamo osservato che nell'orso nero americano in letargo (Ursus americanus Pallas, 1780) suscitano forti abilità nel costruire una risposta infiammatoria alle infezioni e/o a corpi estranei. Inoltre, durante l'ibernazione si rimarginano le ferite, seppur gli orsi rimangano in leggero stato di ipotermia (30-35° C) e senza mangiare, bere, urinare o defecare». Gli scienziati descrivono studi sperimentali sugli orsi allo stato selvatico che documentano la loro capacità di rimarginare completamente i tagli cutanei e le punture subite durante o prima dell'ibernazione: durante la prima fase del letargo hanno prodotto piccole ferite cutanee (biopsie o incisioni) e rieseguito una biopsia 2-3 mesi più tardi (verso la fine del letargo) e sono rimasti molto sorpresi nello scoprire che sia le biopsie aperte circolari che i tagli suturati erano non solo guariti ma che, dopo una formazione iniziale di scabbia, l'epidermide e tutti gli strati cutanei son solo non presentavano cicatrici, ma erano scomparse anche eventuali cisti e la pelle era in grado di produrre follicoli peliferi.

«Queste abilità curative del letargo gli orsi neri sono un chiaro vantaggio di sopravvivenza per gli animali feriti prima o durante l'ibernazione». Gli orsi sono noti per avere elevati livelli sostanze che favoriscono l'ibernazione e di acido biliare ursodesossicolico, che potrebbero spiegare le "miracolose" capacità di guarire completamente le ferite. Secondo il team di medici e zoologi statunitensi, «ulteriori ricerche per quanto riguarda i meccanismi alla base della guarigione delle ferite durante l'ibernazione potrebbero avere applicazioni nella medicina umana. Approcci unici potrebbero essere trovat per migliorare la guarigione in casi di malnutrizione, ipotermia, in pazienti diabetici e negli anziani o per ridurre le cicatrici associate ad ustioni e lesioni traumatiche».

Gli orsi neri americani durante l'ibernazione sembrano liberi da infezioni e gli scienziati sperano, alla fine, di scoprire esattamente come il corpo degli orsi si auto-curi mentre la loro temperatura corporea, la frequenza cardiaca e il metabolismo sono ridotti. Infatti gli orsi neri americani vanno in letargo da 5 a 7 mesi l'anno, e durante l'ibernazione, non mangiano, bevono, urinano o defecano, sopprimono il loro metabolismo a un quarto del suo livello normale e la loro frequenza cardiaca si riduce da 55 battiti al minuto a 5, con la loro temperatura corporea che si abbassa di 7 gradi centigradi. Negli esseri umani, una temperatura corporea ridotta o condizioni che ostacolano la circolazione possono seriamente complicare la guarigione delle ferite.

Lo studio fa parte di un progetto che per 25 anni ha monitorato 1.000 orsi neri per controllarne salute e comportamento. Mentre tracciavano gli orsi utilizzando collari radio, i ricercatori si sono imbattuti in alcune delle prime evidenze delle loro sorprendenti capacità auto-curative.

Nello studio si legge: «ogni anno abbiamo identificato in alcuni animali ferite derivanti da colpi di pistola o frecce da cacciatori e segni di morsi di altri orsi o predatori. Queste ferite prese in considerazione sono state inferte qualche tempo prima che gli orsi andassero in letargo ed erano spesso infette o infiammate all'inizio dell'inverno. Ma di solito, quando abbiamo rivisitato gli orsi nelle loro tane pochi mesi dopo, la maggior parte delle ferite erano completamente risarcite, le avessimo o meno ripulite, saturato l'area o somministrato antibiotici».

Allora il team, per testare sperimentalmente le capacità di auto-guarigione dei plantigradi, ha attentamente monitorato la guarigione di piccoli tagli e biopsie sulla pelle effettuati su 14 dei loro orsi muniti di radio-collare nel nord del Minnesota ed ha scoperto che «tra novembre (quando gli orsi si stabiliscono per la prima volta nelle loro tane) e marzo (circa un mese prima che ne emergano) le ferite erano guarite con "minima evidenza di cicatrici"», inoltre non c'erano segni di infezione.

Uno dei ricercatori, David Garshelis dell'università del Minnesota, ha detto a Bbc Nature: «ci sembra così sorprendente che le loro ferite guariscano così bene e così completamente quando sono in letargo ed il loro metabolismo è rallentato. Ma gli animali hanno molti altri adattamenti notevoli per l'ibernazione. Si fermano nella tana per 6 mesi e non perdono nessuna massa muscolare od ossea apprezzabile, quindi credo che questa guarigione sia un altro adattamento». (greenreport.it)

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