La rivoluzione dell’acqua

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Martedì, 25 Settembre 2012

 

San Benedetto del Tronto - Se finora la scienza riconosce l'acqua come il contenitore inevitabile delle trasformazioni genetiche, gli studi dell'eminente dottore giapponese ricevuto oggi in Comune stravolgono i fondamenti della biologia e della fisica quantistica. Alla base della teoria della memoria dell'acqua, a cui è dedicato il progetto the soul of water, c' è la convinzione che le vibrazioni del liquido di cui è composto per il 65% il corpo umano - e nei bimbi la percentuale arriva all'80% - siano in grado di generare campi elettromagnetici che vengono trasmessi e di cui l'acqua conserva la memoria.

Determinanti le implicazioni che tale scoperta - ultima in verità di un filone di ricerca che si tramanda ormai da diversi decenni - ha sullo sviluppo degli studi sulle cellule staminali in un'ottica di prevenzione e cura delle malattie genetiche e non solo. "L'acqua quindi, considerata dalla scienza tradizionale elemento fisico e non biologico che rende possibile ogni forma di vita, diventa da contesto a agente fondamentale di conservazione della memoria genetica dei corpi", parola di Franco Verzella.

Masaru Emoto, massimo studioso in materia, dichiara: "sto lavorando per evidenziare le potenzialità che questa scoperta ha per la cultura della pace". Questo il messaggio trasmesso ieri mattina dal guru agli alunni delle scuole primarie che hanno assistito in una cinquantina con entusiasmo alla sua lectio. Questa mattina invece l'incontro con gli studenti delle classi medie e superiori, e ieri l'omaggio dagli Assessori Fanini e Canducci.

Sebbene le scoperte di Emoto non siano ascrivibili nel libro della scienza tradizionale, la base empirica su cui si reggono e la comprensione intuitiva che generano inducono molti a giurare che si tratti di teorie destinate a segnare un passo decisivo nell'evoluzione della genetica, della biologia e della fisica quantistica. (ilquotidiano.it)

PS: Sono trascorsi due anni da quando feci conoscere proprio ad alcuni ragazzi della scuola media Sacconi i “fantastici” risultati di alcuni studi del ricercatore giapponese che in questi giorni è gradito ospite nella nostra città. Spero vivamente che alcuni di loro abbiano conservato un buon ricordo di quegli incontri; il ricordo che può diventare memoria anche attraverso l’acqua, questo meraviglioso elemento che è contemporaneamente cocreatore e creatura (Riego Gambini)

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