Excusatio non petita…

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Lunedì, 4 Febbraio 2013

 

[San Benedetto del Tronto – Piano di Gestione della Riserva Naturale Integrale Sentina –]

Traduzione dal paraculese con testo a fronte
"Chi mi mangia la casina
zuccherosa e sopraffina?" (F.lli Grimm – Hänsel e Gretel)

Se il Gatto e la Volpe, alias consigliere e assessore - “verdi”, ma si fa per dire - del Comune di San Benedetto presentano alla stampa il Piano di Gestione della Riserva Sentina - approvato dalla Famiglia… ops, dal Consiglio Comunale - proclamando: “Nessun rischio di cementificazione alla Sentina”, allora hai la certezza che cementificazione ci sarà, e di brutto.

La traduzione dal paraculese è presto fatta [ci arriverebbero perfino i giornalisti, se non fossero impegnati a premiarsi fra loro]:

“I casolari situati nella Riserva potranno essere riqualificati […] con aumenti volumetrici solo in altezza non superiori al 20%”. Da ‘ste parti, con politici, amministratori, imprenditori, comitati e leghe che di ambiente si curano quanto il bacherozzo, la parola riqualificazione - passepartout per ogni aggressione al territorio - suona sinistra. Ti viene in mente come minimo la brutta strega di Hänsel e Gretel che blandisce i fratellini e li vede già in forno col rametto di rosmarino (“…Saranno un buon bocconcino per me…”). Occorre dirlo, che casolari sviluppati in altezza (non oltre il 20% eh!...) non sono più affettuosi CASOLARI ma diventano tutta un’altra cosa? E perché mai, di grazia, il “lasciarli abbandonati come ruderi” sarebbe la sola alternativa alla riqualificazione con aumento di volumetria e altezza??

Gli “edifici agricoli ad attuale destinazione residenziale [le case dei contadini, immagino… è che i Nostri parlano il forbitese] potranno ospitare bed & breakfast e affittacamere” ma “non potranno (udite udite) divenire strutture turistico-ricettive”. Smettiamo di ridere, orsù, e concentriamoci: solo così potremo scoprire che diavolo d’altro siano bed & breakfast e affittacamere se non strutture turistico-ricettive…

La Sentina - così piccola ormai - spezzettata in “tre fasce”, solo una (ahi) a tutela integrale (e già sott'acqua!), un’altra con vincoli minori (ahi ahi), una terza di sviluppo economico e sociale (ahi ahi ahi)… Traduzione: vincoli minori e sviluppo economico e sociale significano bye bye Riserva Integrale Sentina, sarai un buon bocconcino per me.

“Il piano vuol essere uno stimolo per i privati che vi potranno investire”. Qui i Nostri la verità l’han detta, bravi: “privati” e “investire” le parole-chiave. L’avessero dette prima, si risparmiavano il gioco delle tre carte con cui - maldestri - vorrebbero mascherare da riqualificazione (ohiohiohi) ciò che è solo un piano furbastro, con l’accordo di tutti e il plauso di associazioni, segambienti e comitati, per fare a fette l’appetitosa torta così che possano gustarla meglio e in molti…

”Nessun rischio di cementificazione”: excusatio non petita, accusatio manifesta, dunque, c.v.d.

Achtung, però. Nella fiaba dei Grimm, la brutta strega finisce cucinata nel forno destinato ai fratellini, che fuggono liberi sul dorso di un’anatra…

“Ah
cara anatrina,
prendici
sul tuo dorso…”
(Sara Di Giuseppe)



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