Gli alberi in città riducono anche le polveri sottili

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Giovedì, 27 Giugno 2013

 

Certo, le piante sono essenziali per la nostra vita e per quella degli altri esseri viventi presenti sulla Terra, non fosse altro perché, come tutti sanno, ci forniscono l’ossigeno e sottraggono dall’aria l’anidride carbonica. Ora una ricerca americana ha focalizzato l’attenzione su un altro aspetto: l’efficacia del verde urbano nell’eliminare dall’aria che respiriamo le polveri sottili. È stata condotta nelle principali città statunitensi dal U.S. Forest Service e dal Davey Institute, ed è il primo sforzo per stimare l’impatto complessivo del verde urbano sulle concentrazioni del particolato fine inquinante (inferiore ai 2,5 micron, o Pm2,5).

POLVERI SOTTILI - Le polveri sottili atmosferiche hanno effetti gravi sulla salute: non solo infiammazioni polmonari ma anche accelerata aterosclerosi e alterazioni delle funzioni cardiache, compresa una mortalità precoce. «Oltre l'80 per cento degli americani vivono in aree urbane che nel complesso contengono circa 40 milioni di ettari di alberi», spiega Michael T. Rains, direttore della stazione di ricerca del servizio forestale. «Questo studio illustra chiaramente che i boschi urbani degli Stati Uniti sono investimenti di capitale, perché aiutando a produrre aria e acqua pura, riducono i costi energetici e rendendo la città più vivibile. Semplicemente le foreste urbane migliorano la vita».

SALUTE E RISPARMI - La ricerca pubblicata da Environmental Pollution, ha preso in considerazione dieci città: Atlanta, Baltimora, Boston, Chicago, Los Angeles, Minneapolis, New York, Philadelphia, San Francisco e Syracuse (Stato di New York). La rimozione del Pm2,5 da parte degli alberi urbani è sostanzialmente inferiore rispetto al particolato di più grandi dimensioni (Pm10, inferiori ai 10 micron), ma le implicazioni sulla salute e sui costi sono molto più elevate. I ricercatori hanno usato il programma BenMAP dell'Agenzia di protezione ambientele Usa per stimare l'incidenza di effetti avversi sulla salute, come mortalità e morbilità, e associandola al valore monetario che deriva dai cambiamenti nelle concentrazioni di Pm2,5. La quantità totale di Pm2,5 rimossa annualmente dagli alberi varia dalle 4,7 tonnellate a Syracuse, alle 64,5 tonnellate di Atlanta, monetizzate in equivalenti valori annuali che variano da 1,1 milioni di dollari a Syracuse ai 60,1 milioni di dollari a New York. Per quanto riguarda New York si calcola che gli alberi salvino una media di otto vite umane ogni anno. «Abbiamo bisogno di più ricerca per migliorare queste stime», dice David Nowak, uno dei ricercatori, «ma il nostro studio suggerisce una volta di più che gli alberi sono uno strumento efficace nella riduzione dell'inquinamento dell'aria e la creazione di ambienti urbani più sani». (Massimo Spampani ilcorriere.it)

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