La Commissione europea mette fuori legge semi e piante non omologate

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Sabato, 11 Maggio 2013

 

Una nuova legge proposta dalla Commissione europea renderebbe illegale "coltivare, riprodurre o commerciare" i semi di ortaggi che non sono stati "analizzati, approvati e accettati" da una nuova burocrazia europea denominata "Agenzia delle Varietà Vegetali europee." Si chiama Plant Reproductive Material Law, e tenta di far gestire al governo la regolamentazione di quasi tutte le piante e semi. Se un contadino della domenica coltiverà nel suo giardino piante con semi non regolamentari, in base a questa legge, potrebbe essere condannato come criminale.

Il testo del progetto della legge, che è già stato più volte modificato a causa delle enormi proteste delle associazioni dei coltivatori, è riportato qui.

"Questa legge intende interrompere immediatamente la coltivazione professionale di varietà vegetali ad uso di piccoli coltivatori, di coltivatori biologici, e di agricoltori che operano su piccola scala", ha detto Ben Gabel, coltivatore di verdure e direttore del The Real Seed Catalogue. " I piccoli coltivatori hanno esigenze molto diverse dalle multinazionali - per esempio, coltivano senza usare macchine e non possono o non vogliono utilizzare spray chimici potenti. Non c'è modo di registrare quali sono le varietà adatte per un piccolo campo perché non rispondono ai severi criteri della "Plant Variety Agency", che si occupa solo dell’approvazione dei tipi di sementi che utilizzano gli agricoltori industriali. "

Praticamente tutte le piante, i semi, gli ortaggi e i giardinieri devono essere registrati

Tutti i governi sono, ovviamente, entusiasti dell'idea di registrare tutto e tutti.
Ecco il titolo IV della legge UE che è stata proposta:

Titolo IV - Registrazione delle varietà nei registri nazionali e dell'Unione:
Le varietà, per essere disponibili sul mercato in tutta l'Unione, devono essere incluse nel registro nazionale o nel registro dell'Unione registrate con procedura da indirizzare all’Ufficio Comunitario della Varietà delle Piante.

I piccoli coltivatori dovranno anche pagare una tassa per la burocrazia europea per registrare i semi. Dal testo della proposta di legge:

Le autorità competenti e il “Community Plant Variety Office” dovrebbero addebitare tutte le spese per la gestione delle richieste, per gli esami formali e per quelli tecnici, compresi i controlli, la denominazione e la manutenzione delle varietà per ogni anno di durata della registrazione.

Anche se questa legge verra inizialmente essere indirizzata solo ai contadini commerciali, si sta stabilendo comunque un precedente che, prima o poi, arriverà a chiedere anche ai piccoli coltivatori di rispettare le stesse folli regole. Burocrazia di un governo impazzito

"Questo è un esempio di burocrazia fuori controllo", spiega Ben Gabel. "Tutta quello che produce questa legge è la creazione di una nuova serie di funzionari dell'UE, pagati per spostare montagne di carte ogni giorno, mentre la stessa legge sta uccidendo la coltura da sementi prodotti da agricoltori nei loro piccoli appezzamenti ed interferisce con il loro diritto di contadini a coltivare ciò che vogliono. E' anche molto preoccupante che si siano dati poteri di regolamentare licenze per tutte le specie di piante di qualsiasi tipo e per sempre - non solo di piante dell'orto, ma anche di erbe, muschi, fiori, qualsiasi cosa - senza la necessità di sottoporre queste rigide restrizioni al voto del Consiglio. "

…. Omettiamo l’inutile traduzione di un testo scritto in puro stile politichese ….. vedi questo documento riportato nell’articolo solo come esempio di follia burocratica.

Si tratta di un linguaggio che possiamo definire di orwelliana dialettica burocratese che significa comunque una sola cosa: tutti i piccoli coltivatori dovranno prepararsi a subire una completa folle prevaricazione nella loro libertà nella coltivazione di tutti i semi e dei vegetali anche negli orti domestici.

Il sito “RealSeeds.co.uk” commenta questo tentativo cercando di dare una interpretazione reale della legge:

Non si può semplicemente leggere le prime 5 pagine che dovrebbero essere solo una 'sintesi', e pensare di capire il significato di questa legge. La sintesi non è quello che diventerà legge. Sono gli articoli veri e propri che diventeranno legge, la sintesi non ha valore legale ed è solo un sottotitolo che serve come presentazione al pubblico e ai legislatori, per dare qualche informazioni di base e per inquadrare il contesto della proposta.

Il problema di questa legge è sempre stato il sottotitolo che dice un sacco di belle cose sul mantenimento della biodiversità, sulla semplificazione della legislazione, rendendo le cose più facili, ecc - le cose che piacerebbero a tutti - ma sugli articoli della legge c’è scritto tutto il contrario. E la presentazione non è quello che diventa la legge.

Ad esempio, le bozze 1, 2 & 3 sono presentate come semplificare le cose per le varietà amatoriali. Ma l'intera classe di prodotti vegetali amatoriali - che la DEFRA ha potuto classificare in ben 5 anni di lavoro - non è stata assolutamente nominata in nessun articolo. Benché la presentazione ed i comunicati stampa pfaciano riferimento proprio a questa classificazione, di cui si parla per l’utilità che ha assunto per la preservazione delle varietà amatoriali!


Tutta l’intestazione è completamente fasulla, serve solo a fuorviare qualsiasi opinione

Quindi, siete avvertiti : LEGGETEVI TUTTA LA LEGGE e ignorate la presentazione perché non riflette quello che è scritto nella legge.

Come qualcuno potrà sospettare, questa mossa è la "soluzione finale" della Monsanto, della DuPont e delle altre multinazionale dei semi, che da tempo hanno tra i loro obiettivi il dominio completo di tutti i semi e di tutte le coltivazioni sul pianeta. Criminalizzando i piccoli coltivatori di verdure, quelli indipendenti – qualificandoli come potenziali criminali – i burocrati europei possono finalmente consegnare il pieno controllo della catena alimentare nelle mani di corporazioni potenti come la Monsanto.

La maggior parte delle sementi tradizionali saranno fuori legge

Quasi tutte le tradizionali varietà di semi per coltivare i vegetali saranno fuori legge ai sensi di questa legge proposta dalla UE. Questo significa che l'abitudine di conservare i semi di un raccolto per la prossima semina - pietra miliare per una vita sostenibile - diventerà un atto criminale.

Inoltre, come spiega Gabel, questa legge "... uccide completamente qualsiasi sviluppo degli orti nel giardino di casa in tutta la comunità europea."

Ma è questa è la vera aspirazione dei governi europei ? - criminalizzare qualsiasi atto di riproduzione dei sementi in casa e rendere la popolazione completamente assoggettata alle imprese monopolistiche, che così potranno rafforzarsi ulteriormente? Questo è quanto succede sia negli Stati Uniti e sia nell'Unione europea. Questo è quello che stanno facendo i governi: stanno prendendo il controllo, un settore alla volta, anno dopo anno , fino a non lasciare nessuna libertà e ridurre le popolazioni alla schiavitù in un regime dittatoriale globale.

E’ stata aperta una petizione-on-line su questo tema che ha raccolto già quasi 25.000 firme.

L’ARCA DI NOÈ e altre 240 organizzazioni di 40 paesi europei hanno inviato anche una "lettera aperta" appello ai burocrati di Bruxelles per fermare questa follia.

Conclusione : Ve l’avevo detto

Personalmente questo è lo scenario esatto che ho descritto nel Capitolo Tre del mio libro di narrativa, "Freedom Chronicles 2026." (è gratuito, online) dove si parla di un contrabbandiere di semi che vive in un tempo in cui i semi sono illegali e c’è gente che per lavoro fa il contrabbandieri di semi.

Nel mio libro, una donna usa una protesi al seno predisposta per il contrabbando di semi da portare ai "giardinieri sotterranei" in pieno spregio delle leggi imposte dalla Monsanto. Una vasta rete sotterranea di giardinieri e di scienziati riesce a mettere insieme un "seme- arma " per distruggere gli OGM e riprendere in mano la catena alimentare contro le corporazioni malvagie.

Ricordatevi queste parole: I semi stanno per diventare prodotti di contrabbando . Chiunque voglia prodursi il suo proprio cibo sta per essere considerato un criminale. I governi di tutto il mondo, che cospirano con le multinazionali come la Monsanto, non vogliono che nessun individuo sia più in grado di coltivare il proprio cibo.

Questo è il dominio totale sulla catena alimentare e la criminalizzazione dei piccoli coltivatori. E questo è quello che fanno i governi dopo aver accentrato il potere. Tutti i governi intrinsecamente cercano un controllo totale sulla vita di tutti i cittadini, e se non si riesce a far rispettare i confini e i limiti per i poteri del governo (cioè rispettare la Costituzione o la Dichiarazione dei Diritti Universali) si arriverà a calpestare tutte le libertà e le autonomia, compresa la libertà di coltivare il proprio cibo. (Mike Adams - NaturalNews.com)

Commenti dei lettori

Alcune delle principali Società produttrici di Farmaci e Fitofarmaci da due anni hanno acquisito la proprietà di ditte sementiere più o meno importanti ( Syngenta e DU PONT in testa).Ovviamente hanno presentato l'iniziativa come la scelta di fornire agli imprenditori agricoli un pacchetto completo di prodotti servizi e know how per massimizzare le rese .Alla maggioranza degli operatori sembra un tentativo di razionalizzare il comparto e minimizzare i costi .Il peggior tra i rari commenti negativi su questa operazione riguardava il fatto che essendo la ricerca genetica e la selezione ormai assente da anni in Italia si finisce per non poter disporre di produzioni agrarie tipicizzabili come italiane . Alla luce delle scelte sopra citate possiamo ritenere che è l'intera europa a scegliere di farsi schiacciare dai poteri oscuri di società multinazionali che hanno l'obbiettivo finale di succhiare le energie di molti per farle affluire nelle mani di pochi e di un sistema
finanziario mostruoso . L'argomento si racconta con difficoltà ai "cittadini" e gli agricoltori non riescono a generare un movimento di opinione unico .Gli stessi sindacati di categoria e i patronati preferiscono e finiranno per preferire la regola del silenzio assenso purché ciò comporti un minimo di riconoscimento economico.

Inviato da: Natale - Sabato 11 Maggio 2013 alle 17:07

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