Buone notizie: il plancton assorbe quasi il doppio del carbonio di quanto ipotizzato

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Venerdì, 22 Marzo 2013

 

I modelli dell'anidride carbonica negli oceani del mondo vanno rivisti, è quanto emerge da uno studio di un team internazionale di scienziati guidato da ricercatori dell'Università di California di Irvine e pubblicato su Nature Geoscience.

«I trilioni di plancton che vivono vicino alla superficie delle acque calde sono molto più ricci di carbonio di quel che si pensasse - dicono i ricercatori californiani - Le fluttuazioni di temperatura marine globali potrebbero significare che i minuscoli Prochlorococcus e altri microbi ingurgitano il doppio del carbonio precedentemente calcolato. L'anidride carbonica è il motore principale del dirompente cambiamento climatico».

Lo studio ribalta un principio fondamentale, vecchio di decenni principio, della scienza marina, noto come il Redfield's ratio e che prende il suon me dal famoso oceanografo Alfred Redfield che nel 1934 concluse che gli oceani del mondo, dalla loro superficie alle loro fredde ed oscure profondità, sia plancton e materiali che espellono contengono lo stesso rapporto (106:16:1) di carbonio, azoto e fosforo.

«Ma come sa ogni giardiniere che ha fatto un test del suolo - dicono i ricercatori californiani - le quantità di tali elementi può variare notevolmente». Il nuovo studio ha scoperto rapporti radicalmente diversi in molti siti marini. «Quel che conta più della profondità è la latitudine» ed in particolare gli scienziati hanno rilevato livelli molto più elevati di carbonio (195:28:1) nelle aree calde "affamate" di nutrienti vicino all'equatore rispetto alle zone polari fredde ricche di nutrienti (78:13:1).

Il principale autore dello studio, Adam Martiny, professore associato Earth system science and ecology & evolutionary biology all'Uc Irvine, spiega che «Il concetto Redfield rimane un punto centrale per la biologia e la chimica dell'oceano. Tuttavia, abbiamo dimostrato chiaramente che il rapporto del contenuto di nutrienti del plancton non è costante e quindi respingere questa teoria di lunga data, centrale per la scienza oceanica. Invece, si dimostra che il plancton segue un modello "strong latitudinal"»

La ricerca si basa su campioni raccolti da 7 spedizioni che hanno prelevato acqua dal gelido mare di Bering all'Atlantico del Nord, vicino alla Danimarca, fino alle tiepide acque dei Caraibi e dei tropici,. Per analizzare i campioni a livello molecolare è stato utilizzato un sofisticato "cell sorter" da un milione di dollari direttamente a bordo della nave di ricerca e i dati sono stati confrontati con quelli di altre 18 spedizioni oceanografiche.

Martiny fa notare che fin da quando Redfield annunciò le sue scoperte, «Ci sono state persone nel corso del tempo che avevano esposto uno striscione con su scritto: "'Ehi, aspettate un attimo'. Ma per la maggior parte delle persone, il Redfield's ratio degli elementi costanti è segnalibro sui libri di testo e ricerca. Negli ultimi anni, un paio di modelli avevano suggerito il contrario, ma erano semplici modelli. Questa è davvero la prima volta che è stato dimostrato con l'osservazione. Ecco perché è così importante». (greenreport.it)

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