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In inverno, mantenere il riscaldamento
non oltre i 20°C di giorno e 16°C di notte
e tenere le porte chiuse, per evitare che il
calore si propaghi in ambienti che non è necessario riscaldare.
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Durante le pulizie domestiche areare 1 stanza per
volta, richiudendo le porte interne.
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Evitare di accendere il condizionatore (o il
riscaldamento) se non si è in ufficio oppure in casa e
ricordarsi di spegnere il condizionatore (o coprire i
termosifoni) ogni volta che si aprono momentaneamente le
finestre per il ricambio dell’aria.
Ad
ogni grado in meno di riscaldamento, corrisponde un risparmio di
energia del 7%.
Lo stesso vale anche per il raffreddamento degli
ambienti nel periodo estivo. Ricordare, inoltre, che maggiore è
il consumo dell’energia, maggiori sono le emissioni di
inquinanti nell’ambiente.
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In estate, regolare il condizionatore sul consumo
energetico ottimale (25°C o
non più di 8°C meno della temperatura esterna)
e comunque accenderlo solo se necessario. Ricordiamo inoltre che
a minori velocità di ventilatore, la quantità di aria trattata è
minore e quindi viene meglio raffreddata e soprattutto
maggiormente deumidificata, con conseguente maggiore sensazione
di benessere.
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Quando si acquista un condizionatore controllare
la sua etichettatura energetica e scegliere, preferibilmente, i
modelli dotati di “inverter”, che permettono dei
risparmiare fino al 30% dei consumi elettrici.
Preferire inoltre i modelli a “pompa di calore”,
utilizzabili anche in inverno, con costi di gestione inferiori
al riscaldamento a gas.
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Preoccuparsi di mantenere sempre ben puliti i
filtri dell’aria del condizionatore.
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Qualunque sia il tipo di radiatore occorre non
ostacolare la circolazione dell’aria. Pertanto
non coprire i radiatori
con “copri-termosifoni” o nasconderli dietro
tendaggi.
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Saper sfruttare gli apporti gratuiti di energia
(sole attraverso le finestre, elettrodomestici in funzione,
ecc.), abbassando la temperatura dei termosifoni o usando le
valvole
termostatiche, le quali permettono fino al 20% di risparmio
energetico.
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Se è possibile, installare dei regolatori di
temperatura sui corpi scaldanti (termosifoni e fancoil)
in modo tale da evitare di riscaldare inutilmente stanze che
normalmente non vengono utilizzate e alle valvole manuali,
preferire quelle termostatiche, che regolano automaticamente
l’afflusso di acqua calda.
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Regolare il
termostato dello
scaldabagno su 40°C in estate e 48°C in inverno,
ma comunque evitare di far funzionare lo scaldabagno se non
necessario, meglio se installando un timer.
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Scegliere elettrodomestici provvisti di “etichetta
energetica”,
che denoti un basso consumo dell’apparecchio (contrassegnato
dalle lettere A o B).
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Preferire elettrodomestici provvisto del marchio
di qualità ecologica certificata come “Ecolabel
UE”)
o provenienti da aziende eco-certificate (marchio
EMAS UE).
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Acquistare lavatrici o lavastoviglie predisposte
all’attacco dell’acqua calda, in tal modo si risparmia l’energia
utile per il riscaldamento e si accelerano i tempi di lavaggio,
dal momento che non è necessario che l’acqua si riscaldi
all’interno della lavatrice.
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Ogni volta che è possibile, privilegiare la
luce solare
a quella elettrica.
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Quando è possibile, preferire una lampada per
l’illuminazione del tavolo da lavoro (o delle scrivania) alle
luci elettriche fisse.
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Preferire lampadari predisposti per l’utilizzo
delle lampade fluorescenti compatte, anziché quelli provvisti di
più luci e scegliere le intensità di luce in maniera adeguata
alla tipologia di utilizzo dell’ambiente (luce sospesa per il
tavolo da pranzo, lampade da tavolo orientabili per scrivanie o
ufficio, plafoniere per il bagno e i corridoi, luci in
corrispondenza dei piani di lavoro in cucina, ecc.).
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Per la lettura e di notte preferire la luce di
un’abatjour o di una lampada, anziché servirsi di un impianto
che illumina l’intero ambiente.
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Utilizzare
lampade a risparmio energetico,
perché anche se inizialmente hanno un costo superiore, nel tempo
e a parità di luce,
fanno risparmiare energia e soldi.
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La funzione
“stand-by” degli elettrodomestici riduce, ma non annulla,
il consumo
di energia, pertanto è opportuno spegnerli,
quando non vengono utilizzati. Inoltre è stato calcolato che,
per produrre la quantità di energia che tiene acceso lo
stand-by di televisori, videoregistratori ed impianti
stereo, si immettono ogni giorno nell’ambiente quantità di
inquinanti pari a quelli prodotti dall’accensione di un motore
di un mezzo pesante.