Vaccini - Spunti di riflessione

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La proposta di questo tema ha esclusivamente l’intento di proporre dei quesiti per cercare di comprendere se il lettore possiede informazioni sufficientemente fondate per affrontare in modo cosciente il tema "vaccinazioni" per gli adulti e per i bambini.

Non possiamo nascondere la nostra convinzione che troppe sono le convinzioni che purtoppo non corrispondo a verità e che ci portano, spesso inconsapevolmente, a fare scelte di tipo sanitario non direzionate propriamente al mantenimento o alla prevenzione dello stato di benessere.

 

La serie di domande che poniamo vi indicherà qual'è il vostro grado di conoscenza dell'argomento.

Nel caso in cui non abbiate risporte esaustive, vi consigliamo di cercarle in modo non sommario ma approfondito dato che riguardano un tema che nasconde molte verità ai più sconosciute.

 

  1. I vaccini servono veramente a salvaguardare la salute nostra e dei nostri figli ?

  2. Quanto siamo veramente informati degli eventuali danni, più o meno gravi, prodotti dai vaccini ?

  3. Siamo al corrente che vaccinando possiamo incorrere in qualche rischio, poiché due leggi dello Stato ammettono già che possono succedere degli inconvenienti e per tale motivo si prevede un indennizzo e un risarcimento a chi verrà colpito da tali avversità ?

  4. Conosciamo la legge n°210/92 e successive modifiche e la 229/05 che dovrebbero essere affisse in tutti gli studi medici pubblici e privati in modo tale che chiunque informandosi possa sapere che i danni esistono realmente ?

  5. Quanti genitori hanno preso visione delle controindicazioni che sono contenute nel foglietto accompagnatore di ogni medicamento, comprese le vaccinazioni ?

  6. Siamo a conoscenza di quali e quante malattie sono prodotte dai vaccini ?

  7. Perché, nella Comunità Europea, le vaccinazioni rimangono obbligatorie solo in Italia (Unica regione che ha tolto l’obbligo è il Veneto) e Francia ?

  8. Perché si vaccina senza fare nessun accertamento preventivo? E se ci fosse latente un qualunque deficit immunitario, primario o secondario, cosa accadrebbe ?

  9. E’ assurdo affermare che le vaccinazioni producono malattie ?

  10. Perché la medicina allopatica ha creato il “dogma” dei vaccini quando i dogmi possono essere accettati solo nell’ambito della fede ?

  11. Siamo a conoscenza che con l’evento delle vaccinazioni c’è stato un calo delle malattie infettive ma contemporaneamente un incremento esponenziale delle malattie degenerative ?

  12. Siamo a conoscenza che non esiste la possibilità di curare le reazioni avverse delle vaccinazioni ?

Sono spunti di riflessione ma che vi invitiamo a verificare attraverso un'indagine più approfondita dell'argomento. Essi sono il frutto di considerazioni ed osservazioni.

Tutti i dati che abbiamo osservato e analizzato ci hanno hanno mostrato che la gran parte delle pandemie nel nostro paese si sono ridotte non attraverso vaccinazioni di massa ma attraverso un sensibile miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e/o una maggior attenzione alle forme di prevenzione più elementari in quel momento disponibili. L'apporto dei vaccini al raggiungimento di tale traguardo è a dir poco discutibile, mentre assolutamente determinanti sono le caratteristiche dell'ambiente o terreno in cui l'evento patologico ha più o meno capacità di sviluppo ed espansione.

Un esempio emblematico del nostro tempo è l'HIV: pur non esistendo ancora un "vaccino" la diffusione di questa forma patologica in Italia e in molti paesi industrializzati si è sensibililmente ridotta negli ultimi anni mentre nei paesi in "via di sviluppo" è in continuo drammatico aumento. L'HIV non è una piaga divina ma un segnale a cui l'uomo dovrebbe e può rispondere di conseguenza.

La malattia, in genere, questo rappresenta: è un importante segnale d'allerta e spesso un'opportunità di evoluzione fisica (come nel caso delle "classiche" malattie dell'età infantile) o metafisica.

In parole povere un corpo sano (ed una mente sana) ha grandi capacità naturali di autodifesa mentre se troppo debilitato non ha gli strumenti necessari alla risoluzione dei disagi con cui esso si confronta continuamente. I vaccini non ne aumentano le sue capacità immunitarie, non le modulano, ma le rendono solo più specifiche, indebolendo però il sistema nella totalità. Forse, e ripeto forse, attraverso un vaccino siamo maggiormente in grado di affrontare "un argomento" specifico, ma ciò ci rende in seguito particolarmente incapaci di affrontarne altri.

I vaccini non hanno mai rappresentato la soluzione dei problemi della sanità mondiale, li hanno invece nascosti rafforzandone nel tempo la loro capacità distruttiva ed inoltre, contemporaneamente, hanno ridotto l'innata capacità di reazione insita nel genere umano, sempre più dipendente invece dai "medicinali sintetici" e dal potere di chi li distribuisce.

Per cui vi invitiamo alla riflessione (RG)


Leggi: Le vaccinazioni di massa: panacea o strumento maltusiano della tecnocrazia?

di Paolo De Bernardi

 

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