COS'E' UN TEMPORALE
Il temporale è un fenomeno atmosferico generalmente violento accompagnato spesso da fulmini, vento e precipitazioni anche intense.
Un po' di
storia.
Il temporale è uno dei fenomeni atmosferici
estremi della natura: fin dall' passato era
temuto e venerato. Gli antichi spesso creavano
divinità per i fenomeni della natura: tra questi
non poetva mancare la figura del Dio temporale.
L'esempio più famoso è forse quello di Giove che
aveva il potere di scagliar fulmini, ma anche
nella civiltà egizia gli dei collegati ad eventi
atmosferici non mancano. Oggi, con i progressi
nei campi della scienza, il temporale non è che
una nube plumbea associata generalmente a
precipitazioni a prevalente carattere di
rovescio e/o vento. Tuttavia il suo fascino
rimane lo stesso dopo migliaia di anni. Come non
si può apprezzare il gioco dei fulmini nel
cielo?
Struttura del temporale.
Dopo avere parlato un po' della sua storia,
diciamo ora come è fatto un temporale.
Innanzitutto non tutte le nubi di grandi
dimensioni possono essere definite come
temporali. Spesso ci sono cumuli molto
sviluppati e minacciosi e quindi fanno danno. Ma
solo i cumulonembi possono essere chiamati con
quel nome. Un fenomeno atmosferico temporalesco
nasce sempre da quel genere di nubi, i
cumulonembi, cumuliformi ed estremamente
sviluppate in altezza. Si passa dal più piccolo
cumulonembo calvo al grande cumulonembo con
incudine. Quest'ultimo corrisponde alla fase
matura del fenomeno e consiste in una grande
nube minacciosa sormontata da una candida chioma
di cirri. La nube, alle nostre latitudini, può
anche toccare quota 13000m. Un temporale maturo
in pratica è così composto:
- cumulo vero e proprio associato a fenomeni;
- incudine di cirri;
- eventuali 'mamma' o sotto l'incudine o alla
sua estremità
Formazione dei temporali.
Temporali frontali: quando in una
perturbazione è presente il fronte freddo, non è
difficile che compaiano cumulonembi. L'aria
fredda infatti si incunea sotto quella calda, la
solleva in maniera rapida e contribuisce a
instabilizzarela situazione. La pressione
intanto cala e il vento rinforza. Nel cielo le
nubi cumuliformi si ingrossano sempre di più
fino a chè non scoppia il temporale. Questo tipo
di cumulonembi si può formare a qualsiasi ora
del giorno e della notte.
Temporali convettivi: si formano per la
risalita di aria calda dal suolo verso il cielo.
Se questa è abbastanza umida la corrente
convettiva può formare una nuvola. Se inoltre
l'atmosfera è instabile allora è probabile che
il cumulo si ingrossi a sufficienza per dare
origine a fenomeni. Questo tipo di temporali
avviene soprattutto quando aria fresca corre su
un terreno più caldo (gocce fredde in quota).
Temporali orografici: l'aria che risale
un pendio di montagna, se abbastanza umida, può
generare delle nubi anche temporalesche.
Fasi del fenomeno.
Sviluppo: l'instabilità fa nascere un
cumulo di grandissime dimensioni.
Maturità: il cumulo diventa cumulonembo
perché ha raggiunto la tropopausa quindi non può
più salire ma si espande orizzontalmente
(incudine). Coesistono in quota cristalli di
ghiaccio e gocce di acqua. Vi sono due correnti
ben distinte, una fredda e una calda.
Dissipazione: l'aria fredda discendente
prevale sulla calda. Il temporale si scarica e
perde vigore.
Scomparsa: il temporale sparisce e al
suo posto rimangono dei cumuli, degli
altocumuli, dei cirri.
Struttura
a celle.
Un temporale è alimentato in genere da più celle
convettive (temporale multicella - durata media
1 ora - 3 celle circa). Possono anche esserci
temporali con una sola cella (monocella) o una
sola grande cella in rotazione (supercella).
Questi ultimi sono i più pericolosi e possono
portare alla formazione di tornado. Nei
temporali multicellulari, questa struttura fa sì
che la zona più attiva della nube sia in
continuo spostamento e quindi l'intensità delle
precipitazioni vari a intervalli irregolari. Ciò
permette infine anche una maggiore durata della
nube.